Fare il turista nello spazio

L’era del turismo spaziale sta per incominciare. E si preannuncia a essere una gara (e un affare) per soli miliardari, almeno nella prossima decade. Negli ultimi anni le aziende private hanno cominciato ad affacciarsi al settore dei lanci spaziali, che un tempo era appannaggio soltanto delle agenzie spaziali nazionali, la NASA in particolare. Ma dopo l’abbandono del programma Shuttle i grandi magnati della rete, primi fra tutti Jeff Bezos di Amazon ed Elon Musk di PayPal, hanno iniziato a sviluppare vettori riutilizzabili più volte per mettere in orbita satelliti artificiali e portare i rifornimenti alla Stazione Spaziale Internazionale. Sono così nate società come Blue Origin, Space X, Virgin Galactic. Esse stanno anche portando avanti programmi con volo umano per sviluppare il settore nascente del turismo spaziale. Space X, una delle innumerevoli società di Elon Musk, ha già annunciato per la fine del 2018 un volo turistico per due persone attorno alla Luna, andata e ritorno. Prezzo del biglietto: pare sia attorno ai 30 milioni di dollari. Per passeggero. Molti potenziali clienti di questo settore nascente dovranno quindi aspettare che i prezzi calino un po’.



Podcast realizzato in collaborazione con Radio Babboleo
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