Sport e inclusione: prende vita CUSeS, un nuovo progetto del CUS Genova

Il CUSI, volendo dedicare la giusta attenzione alle persone con disabilità, ha deciso di lanciare un progetto denominato “SpinAbility”, utile a far svolgere attività fisica alle suddette categorie. Il CUS Genova ha deciso di aderire all’iniziativa lanciando il suo progetto, denominato “CUSeS: Come unire Sport e Solidarietà”, realizzato anche grazie al coinvolgimento di un’importante rete territoriale.

Le fasi del progetto sono due. La prima è l'avvicinamento alla pratica motoria, ludica e sportiva con percorsi di atletica leggera, anche adattata, con l'obiettivo di migliorare le capacità motorie dei partecipanti. La seconda fase è l’individuazione di un gruppo che, anche sulla scorta delle competenze di base acquisite nel percorso preparatorio di atletica leggera, si avvicini alla pratica sportiva del baskin, conoscendone le regole e praticandone i primi rudimenti con persone già introdotte a questa pratica sportiva.

Nel progetto saranno coinvolte almeno quindici persone inattive con problematiche di disabilità cognitiva, mentale e fisica e almeno quindici persone inattive con fragilità socio-educative ed economiche. Con loro saranno coinvolti in maniera attiva anche atleti di riferimento del CUS Genova, sia per quanto riguarda l’atletica leggera sia la pallacanestro. Va sottolineata la presenza di istruttori e tutor la cui quantità varierà in funzione della tipologia di disabilità e/o problematiche presentate dal gruppo.

I partecipanti saranno raggiunti e coinvolti tramite proposta condivisa tra il CUS e le agenzie assistenziali, riabilitative e socio-educative in rete con il progetto ma anche contattando singoli individui e/o famiglie. Una rete territoriale diversificata: Ambito Territoriale Sociale 43 del Comune di Genova, cooperative e associazioni che gestiscono servizi per disabili e socio-educativi come Agorà, San Pio, La Comunità Onlus, Lanza del Vasto e Opera Benedetto XV e Philos – Accademia Pedagogica. Infine anche l’Università degli Studi di Genova per l’attivazione di tirocini sia con l’area orientamento, tutorato e career service e servizi di supporto alla disabilità e agli studenti con DSA. 

Un progetto totalmente in linea con le direttive anti covid. Le attività saranno infatti svolte all'aperto, nei campi di atletica leggera e nei campi da basket, per garantire distanziamento naturale e arieggiamento. Nel caso di eventuali restrizioni, ma non solo, si ipotizzano momenti teorici attraverso collegamenti online sia per evidenziare regole e metodologie di allenamento sia per condividere materiale sulle attività proposte.

Il progetto comincerà con il percorso di avvicinamento all’atletica domani sino a fine giugno con due incontri settimanali di circa due ore, per un totale di circa 24 incontri in campo di atletica dello Stadio Carlini e/o di Villa Gentile, campi sportivi come quelli del CUS Genova oppure percorsi cittadini protetti in passeggiate e/o parchi cittadini. Nei mesi di luglio e settembre è previsto lo svolgimento del percorso di baskin con due incontri settimanali di circa due ore per un totale di 16 incontri in un campo da basket attrezzato.

«Per me è un grande onore poter essere testimonial di un progetto così bello ed inclusivo in cui lo sport è metafora e rappresentazione di tutta la società in un abbraccio che include tutti», afferma Francesco Bocciardo, testimonial del progetto nonché Medaglia d’Oro a Rio 2016 nei 400 m stile libero ai Giochi Paralimpici di Rio 2016. «Lo sport per me è sempre stato motivo di felicità ispirazione e libertà», afferma Matteo Sericano, velista e secondo testimonial del progetto. «Trovo spesso incredibile come lo sport possa essere in grado di smuoverci, spronarci e trasmetterci valori che si rispecchiano all'interno del nostro quotidiano. Sfidare i propri limiti e mettersi in gioco in uno spirito di inclusione e divertimento. Questo per me è sport e poter sostenere progetti di inclusione così belli è per me motivo di grande orgoglio».

Sport e disabilità, un connubio in cui il CUS Genova crede fermamente. Perché sport faccia sempre rima con inclusione.
 

CUSeS “Come unire Sport e Solidarietà" - UniGe