L’infinito viaggio della ricerca scientifica: UniStem Day 2025 dedicato a Giulio Regeni

Con la partecipazione di oltre 30 mila studenti e studentesse, ha festeggiato il 14 marzo 2025 il suo 17° compleanno il più grande evento internazionale di divulgazione scientifica dedicato alle cellule staminali e alle materie STEM, rivolto a chi frequenta le scuole superiori.

Coordinato dal Centro UniStem dell’Università degli Studi di Milano, UniStem Day si svolge in contemporanea in 97 atenei e centri di ricerca di 12 Paesi (Australia, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito, Spagna, Svezia, Ungheria) e 2 continenti.

L'edizione 2025 di UniStem Day è dedicata a Giulio Regeni e alla libertà di ricerca

Nato nel 2009 da un’idea della professoressa della Statale di Milano e Senatrice a vita Elena Cattaneo, con l’obiettivo di divulgare la conoscenza sulle cellule staminali e la ricerca biomedica, l’UniStem Day si è via via arricchito, allargando gli orizzonti verso altri ambiti di studio e coinvolgendo ospiti estranei al mondo della ricerca, che hanno contribuito a porre l’attenzione su diritti e libertà strettamente legati all’attività dello studioso e al metodo della scienza. In questo contesto, la 17a edizione dell’UniStem Day è stata dedicata a Giulio Regeni, ricercatore.

UniStem Day 2025 ha visto la partecipazione di Paola Deffendi e Claudio Regeni, i genitori di Giulio, che da anni conducono una battaglia per ristabilire uno dei principi fondamentali su cui si basa la democrazia: la libertà di studio, di movimento e, non da ultimo, di ricerca della verità su quel che ci circonda e ci accade. Il loro intervento presso la Statale di Milano è stato inserito in oltre 20 programmi degli atenei in Italia.

I veri protagonisti di UniStem day sono stati, ancora una volta, le studentesse e gli studenti che, in tutti i Paesi partecipanti, attraverso seminari, tavole rotonde, visite ai laboratori ma anche quiz, momenti musicali e attività ricreative, si sono calati nei panni dei ricercatori alle prese con le loro sfide quotidiane. Tanti gli interventi dedicati alla ricerca sulle cellule staminali per raccontarne le potenzialità terapeutiche e tecnologiche, ma c'è stato spazio anche per racconti e riflessioni su altre tematiche di grande attualità e impatto sociale, spesso oggetto di disinformazione e fake news, come le opportunità rappresentate dall’intelligenza artificiale, le grandi sfide mondiali quali la produzione alimentare sostenibile e il cambiamento climatico.

UniStem Day vuole contribuire a far comprendere agli adulti di domani che è essenziale ragionare con spirito critico, utilizzando il metodo scientifico come strumento per diventare ed essere cittadini responsabili e consapevoli.

UniStem Day 2025 in UniGe

UniStem Day 2025 in UniGe

L’Università di Genova ha partecipato a UniStem Day 2025 con un evento organizzato dal Dipartimento di medicina sperimentale - DIMES e coordinato da Sveva Bollini e Roberta Tasso, docenti UniGe di biologia cellulare e applicata, con Enrico Zeraschi, tecnico amministrativo del dipartimento, cui hanno partecipato 330 studenti e studentesse da 5 istituti superiori di Genova e Savona.  

Il tema della giornata dedicata a Giulio Regeni studioso è stato incentrato sul viaggio della scienza: “Dalla biologia cellulare e molecolare all’intelligenza artificiale: andata e ritorno”. Tra i relatori:

  • Michele Piana, docente UniGe di Analisi numerica, con una presentazione sulla medicina computazionale;
  • Giovanni Spinella, docente UniGe di Chirurgia vascolare, con un intervento sull’intelligenza artificiale in ricerca pre-clinica e clinica;
  • Valentina Castagnola, Fondazione Pisana per la Scienza – FPS e Istituto Italiano di Tecnologia - IIT, esperta di nanoparticelle in ricerca biomedica;
  • Davide Ceresa, ricercatore UniGe al Dipartimento di medicina sperimentale - DIMES, con una presentazione sulle applicazioni del DNA bar coding in ricerca oncologica
  • Chiara Riviera, dottoranda al Dipartimento di medicina sperimentale - DIMES, con un intervento sull’impiego di cellule staminali per modelli tridimensionali di organoidi cerebrali.
di Eliana Ruffoni