Un lungo ponte tra Genova e il Nepal
Biologia e cooperazione internazionale, insieme
Un progetto sull'uso tradizionale delle piante medicinali e attività educative sulle norme igieniche con i giovani di età scolare: lo hanno realizzato in Nepal, a seguito del terremoto del 2015, Alice Giaretti e Gabriele Ambu dell'Università di Genova.
Gabriele Ambu
Dottorando al Dipartimento di Scienze della terra dell'ambiente e della vita dell'Università di Genova, Gabriele è fondatore dell'Associazione culturale "In Cammino".
Non solo aiuti umanitari
Il progetto di Gabriele Ambu fa un passo in più: "Con il passare del tempo abbiamo pensato che il Nepal avesse bisogno di qualcos'altro, non solo assistenza e aiuti materiali, come vestiario o medicinali, ma anche di un progetto di valorizzazione delle risorse presenti in loco ed eventualmente di azioni di promozione del territorio: ci siamo avvicinati al mondo della conoscenza tradizionale delle piante medicinali. Si tratta di un campo del sapere che è appannaggio soprattutto degli sciamani in questi villaggi nelle zone rurali del Nepal, noi abbiamo cercato di entrare in questo mondo, di scoprirne i segreti attraverso delle interviste agli sciamani e ai guaritori locali."
La scoperta di questo mondo è diventata un progetto di dottorato con Università di Genova in collaborazione con l'Università di Katmandu.
Gli sciamani e le virtù delle piante
Gli sciamani sono da sempre tenutari di questo tipo di conoscenze; alcuni sono stati molto contenti di trasmettere il loro sapere perché sono consapevoli si tratti di una possibile risorsa per il territorio. Dall'altra parte c'è tutto un mondo molto chiuso, soprattutto quello nei villaggi più remoti del Nepal, dove la conoscenza di queste piante è custodita gelosamente: la convinzione è che rivelando le virtù medicinali delle piante, queste perdano gli effetti terapeutici.
Un progetto che valorizza il territorio
I giovani, soprattutto dopo il terremoto, tendono ad abbandonare le campagne e a trasferirsi in città in cerca di fortuna, addirittura a emigrare in altri paesi. Quello che possiamo fare per questi giovani è aiutarli a recuperare queste zone attraverso coltivazioni che possano dare un profitto, generando un'economia sostenibile e circolare. Con la coltivazione e produzione in loco di piante che possono essere impiegate per creare un commercio equo e solidale, possiamo produrre prodotti fitoterapici a uso delle popolazioni locali ma anche di export nazionale e verso i paesi limitrofi.
Alice Giaretti
Studentessa del Corso in cooperazione internazionale allo sviluppo dell'Università di Genova, ha vinto la borsa di studio intitolata a Francesca Bonello, la giovane studentessa scomparsa nel 2016 in Catalogna a seguito di un incidente. La borsa di studio è nata per finanziare attività di volontariato in paesi in via di sviluppo.
Health post
Health post è un progetto per la costruzione di un centro medico di primo soccorso. Il Presidente del comitato esecutivo di questo progetto è un nepalese, supportato dalla collaborazione dell'Associazione culturale "In cammino" di Gabriele Ambu.
"L'azione educativa si inserisce all'interno di questo progetto e ha come diretti destinatari i bambini, i soggetti più vulnerabili anche dal punto di vista sanitario; i bambini, inoltre, rappresentano il futuro e sono la parte della società che è più importante sensibilizzare. L'apprendimento di norme igieniche è l'azione preventiva del progetto; esso è rafforzato da una conoscenza già presente in Nepal, la conoscenza delle piante medicinali locali. Il progetto nasce da un'esigenza di tutta la popolazione, una cooperazione in cui tutte le parti coinvolte trarranno un beneficio; non un semplice gesto di aiuto della popolazione, ma un reale supporto in cui tutti sono protagonisti."