Ricostruire l'Ucraina per l'Europa: le sfide costituzionali e istituzionali
Si è tenuto il 14 luglio 2025, nell'Aula Magna dell'Università di Genova, il seminario internazionale "Ukraine 2025 – Constitutional and institutional challenges for Ukraine’s post-war reconstruction on the path to the EU", organizzato dal Dipartimento di giurisprudenza dell'Università di Genova, in collaborazione con IMF – International Monetary Fund e Prometheus LLC.

Al seminario è intervenuta una nutrita e qualificata delegazione ucraina composta da:
- Vladyslav Rashkovan, direttore esecutivo presso l’International Monetary Fund;
- Andrii Zhupanyn, componente del Parlamento ucraino, capo del sottocomitato sulle politiche di gas naturale;
- Max Nefyodov, co-fondatore dell’ONG Technology of Progress, ex primo viceministro dell’economia in Ucraina;
- Anna Babych, Executive partner dello studio legale Aequo;
- Roman Puchko, urbanista, co-fondatore e CEO di ReThink, co-fondatore dell’UGBC – Ukrainian Green Building Council;
- Evgeniya Blyznyuk, CEO e fondatrice di Gradus Research, ex capo Dipartimento di Analisi Amministrazione del Presidente dell’Ucraina;
- Iurii Barabash, professore di Diritto costituzionale presso la “Yaroslav Mudryi” National Law University (intervento online);
- Ievgeniia Kopytsia, ricercatrice della Facoltà di Legge alla University of Oxford, socia di Oxford Net Zero;
- Viktoriya Trotska, Prometheus LLC.
Per l’Università di Genova il coordinamento accademico è stato curato da Enrico Albanesi, docente UniGe di diritto costituzionale e pubblico, con il coordinamento organizzativo e logistico di Angelo Musaio, capo Settore sviluppo cooperazione internazionale.
Principale scopo dell’evento era incrementare l’interesse e diffondere la consapevolezza e conoscenza della questione ucraina, in un quadro di analisi delle prospettive per la ricostruzione post-bellica e per facilitare il processo di accessione del Paese nell’Unione Europea.
L’evento ha rappresentato altresì l’occasione per presentare alcune delle azioni di cooperazione attualmente in corso con le istituzioni ucraine, tra il quali il progetto CBHE "UKRENERGY - Innovative Master Courses Supporting the Improvement of the Energy and Carbon Footprint of the Ukrainian Building Stock", e l’avvio del prossimo progetto promosso dall’AICS-MAECI sullo "Sviluppo di un sistema integrato e sostenibile di gestione del patrimonio della città di Odessa".

Diversi partecipanti al seminario, tra cui Albanesi e Rashkovan, erano di ritorno da Roma, dove il 10 e l’11 luglio 2025 si è tenuta la quarta edizione della URC – Ukraine Recovery Conference, con l’obiettivo di incrementare il sostegno internazionale e gli investimenti nella ripresa, ricostruzione e modernizzazione dell’Ucraina.
Di cosa si è discusso?
Tra i diversi temi trattati durante l'evento genovese, oltre agli argomenti centrali della conferenza URC di Roma, si evidenziano:
- Maksym Nefodov ha presentato il progetto "Recovery spending watchdog: an independent civil engagement and monitoring component of the DREAM ecosystem" e i risultati ottenuti finora, come l’uso di integrazioni API e il supporto alla ricostruzione civile;
- Roman Puchko ha fornito una panoramica completa sugli aspetti chiave della "Green Reconstruction", illustrando l’integrazione dei principi dell’economia circolare nella progettazione e nei processi costruttivi, ed evidenziando le sfide ancora da affrontare;
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Yevgeniya Blyznyuk ha condotto la presentazione "Social trends in time of war" evidenziando la varietà delle esperienze umane durante il conflitto e la centralità dell’inclusione sociale nei piani di ricostruzione e nei processi di ripresa;
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Vladyslav Rashkovan ha presentato i risultati dell’analisi "War & economy. Where do we stand?" evidenziando i temi "Impact of war on the economy", "Social trends in times of war", "Monitoring systems for the recovery process". È stata inoltre sottolineata l’urgenza di un incremento di supporto internazionale e di interventi innovativi per la ricostruzione, a diversi livelli: governativo, stakeholders e riforma curriculare all’interno delle università ucraine. Rashkovan ha anche presentato il progetto relativo a "To build a new city, Mriya for 100K+ residents in post-war Ukraine";
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Anna Babych ha affrontato il tema della ricostruzione da condurre con aiuti internazionali, investimenti privati e rafforzamento dei quadri normativi, considerando l’importanza dell’integrazione economica e dello sviluppo del capitale umano;
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Ievgeniia Kopytsia ha discusso il tema "Green Recovery: building a just sustainable and inclusive Ukraine" con un focus sulla necessità di una ricostruzione allineata alle politiche dell’UE, con attenzione ai temi energetici e alla resilienza sociale;
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Andrii Zhupanyn è intervenuto su riforma legale, diritti delle minoranze e disinformazione in tempo di guerra, sottolineando la necessità di attuare una politica basata sulle evidenze e di una regolamentazione dei media digitali.
Il seminario, dopo i saluti istituzionali del rettore e della direttrice del Dipartimento di giurisprudenza dell'Università di Genova, si è articolato in due sessioni:
- aspetti istituzionali della ricostruzione, aperta dal keynote speech di Enrico Albanesi;
- aspetti pratici, con il keynote speech di Vladyslav Rashkovan e un focus sulle tecnologie ambientali.
Il key note speech di Enrico Albanesi ha trattato delle sfide costituzionali per l’Ucraina nel processo di adesione all’UE. Richiamando in particolare i seven steps contenuti nelle raccomandazioni della Commissione europea del 17 giugno 2022, Albanesi si è soffermato in particolare su 3 di questi: la selezione dei candidati alla nomina/elezione a giudice della Corte costituzionale ucraina; la legislazione sulle minoranze nazionali; la legislazione sul pluralismo e la libertà dei media. Nel dar conto dei risultati di alcune ricerche condotte, anche in Ucraina, negli ultimi due anni (ad esempio, il progetto SUPER – Supporting Ukraine’s Progress on EU Reforms dello European University Institute, di cui è stato principal investigator per UniGe), Albanesi ha ricordato come ogni analisi costituzionalistica del caso ucraino non possa prescindere da alcune considerazioni metodologiche, quali l’impossibilità per l’Ucraina di emendare la propria Costituzione sotto legge marziale, nonché il contesto dato dalla geopolitica espansionistica della Federazione russa.
Larga parte del diverso materiale presentato durante l’evento è disponibile su Google Drive.