Trapianto di midollo osseo nella Sclerosi Multipla: pubblicazione su Neurology

Il trapianto autologo di midollo osseo è una terapia largamente utilizzata nelle leucemie. Il suo utilizzo nella Sclerosi Multipla, nonostante i risultati soddisfacenti nelle forme aggressive della malattia, è stato visto con scetticismo dalla comunità neurologica, per vari motivi. La Sclerosi Multipla non è una malattia letale, ed il trapianto ha un certo margine di rischio di mortalità (riportato essere del 2-3%). Questa meta-analisi (condotta dalla Prof Maria Pia Sormani e il suo gruppo, in collaborazione con la Clinica Neurologica diretta dal Prof Gianluigi Mancardi dell'Università di Genova) raccoglie tutti gli studi pubblicati su questo approccio terapeutico, includendo per lo più studi di coorte a singolo braccio; lo studio ha rilevato che l’efficacia di questa terapia è più alta nelle forme aggressive all’esordio e che la mortalità legata alla terapia è scesa nel tempo: nei trapianti effettuati dopo il 2005 non si sono osservati decessi. Questi dati indicano la necessità impellente di condurre una sperimentazione clinica controllata che chiarifichi in modo definitivo i rischi/benefici di tale approccio rispetto alle terapie farmacologiche approvate nelle forme aggressive di Sclerosi Multipla.

Link all’articolo apparso su Neurology:
Autologous hematopoietic stem cell transplantation in multiple sclerosis: A meta-analysis


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