Siamo più vecchi di centomila anni

E’ noto che subire un trauma può invecchiare di colpo. Ma anche una scoperta scientifica può farlo. E’ il caso di Homo Sapiens, la specie alla quale tutti noi apparteniamo, che di colpo si è trovata più vecchia di più di centomila anni. Nuovi ritrovamenti di resti di ominidi, rinvenuti in Marocco nel sito di Jebel Irhoud, hanno infatti fatto retrodatare la comparsa di Homo Sapiens sul pianeta a circa 350.000 anni fa mentre prima si pensava che i resti più antichi fossero quelli etiopi, risalenti a circa 200.000 anni fa. L’esame dei nuovi reperti ha mostrato che i nostri antenati più anziani si nutrivano di carne di gazzella, di gnu, di zebra e, quando veniva la stagione, di uova di struzzo. Questa scoperta mette in luce come l’uomo moderno si sia sviluppato più gradualmente di quanto si pensasse e che la sua comparsa ha probabilmente coinvolto tutto il continente africano. Alcuni però sostengono che i resti rinvenuti in Marocco non siano propri dell’Homo sapiens ma di una fase di transizione tra specie di ominidi arcaiche ed altre più moderne. Insomma, forse non siamo così anziani. O forse sì.



Podcast realizzato in collaborazione con Radio Babboleo
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