Sai cos'è la chimica industriale?
Sai cos'è la chimica industriale?
La chimica industriale si occupa, su scala industriale, della produzione di sostanze chimiche, dei processi, degli impianti e del loro impatto economico e ambientale.
La chimica industriale esiste sostanzialmente solo in Italia e in Germania. Nei paesi anglosassoni esistono separatamente la polymer science e chemical engineering.
La chimica industriale contiene e fonde indissolubilmente queste due branche del sapere.
Le origini della chimica industriale
L'origine deriva dall'opera pionieristica di Giulio Natta e Karl Ziegler, insigniti nel 1963 del Premio Nobel per la chimica. Natta e Ziegler furono premiati "per le loro scoperte nel campo della chimica dei polimeri". Natta è stato il primo Nobel italiano premiato per un'attività di ricerca interamente svolta in Italia.
La motivazione sintetica non può tuttavia spiegare la vastità e lo spessore culturale della loro opera. La sintesi del polipropilene isotattico - un materiale dalle straordinarie proprietà che non esisteva in natura - è stata possibile grazie alla scoperta di catalizzatori stereo-specifici e alla loro applicazione che permette di ottenere elevato ordine configurazione (stereoregolarità) unita alla comprensione della natura e proprietà di tale macromolecola.
Natta ha creato una scuola di scienziati abili nel sintetizzare nuove macromolecole e nel caratterizzare le strutture, le proprietà meccaniche, reologiche e vibrazionali di questa classe di materiali. Questa scuola si è successivamente evoluta ed espansa in tutta Italia coinvolgendo in maniera importante anche l'Università di Genova.
Natta creò anche un solido connubio con l'allora Montecatini diretta da Piero Giustiniani, ottenendo l'industrializzazione del processo di produzione. In quest'opera di scale-up industriale, Natta sfruttò il suo background multidisciplinare di chimico che in precedenza aveva investigato diversi processi industriali quali la sintesi del metanolo, la chimica dell'ossido di carbonio, degli alcoli e della formaldeide.
La chimica industriale nasce quindi da questo melting-pot culturale dove la ricerca chimica fondamentale si fonde con lo sviluppo industriale.
La chimica industriale del futuro
La chimica industriale degli albori si occupava di polimeri e processi chimici e si è progressivamente evoluta per affrontare in modo serio e competente le sfide di sostenibilità ed efficienza che la società moderna impone all’industria chimica.
Il chimico industriale:
- sviluppa nuove macromolecole per applicazioni speciali progettandole per uno scopo ben preciso e per tutto il loro ciclo di vita per minimizzarne l’impatto ambientale;
- trova soluzioni per recuperare e riciclare materiali plastici creando nuove opportunità industrialmente sostenibili per prodotti e materiali di scarto;
- sviluppa nuove soluzioni tecnologiche per rendere i processi chimici efficienti non solo economicamente ma anche diminuendone l’impronta energetica e il consumo di elementi chimici;
- risolve problemi di degrado ambientale, eredità di una politica industriale poco lungimirante, proponendo soluzioni ecocompatibili e industrialmente sostenibili.
In tre parole:
- polimeri
- processi
- ambiente
il chimico industriale lavora con una mentalità aperta, interdisciplinare e competente avendo ben presente il significato di economia circolare.
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