MSCA PF 2024: UniGe si aggiudica 3 borse Marie Curie post-dottorato

Marie Skłodowska-Curie fellowship

Le Marie Skłodowska-Curie fellowship costituiscono un programma di finanziamento post-dottorale volto a sostenere lo sviluppo professionale dei ricercatori e a promuovere la qualità della ricerca a livello europeo. Aperte a candidati in possesso di un titolo di dottorato in qualsiasi disciplina, le borse offrono l'occasione di intraprendere attività di ricerca in contesti internazionali, acquisendo nuove expertise e consolidando il proprio percorso accademico. Inserite tra i più ambiti finanziamenti per la ricerca in Europa, le fellowship incentivano la formazione alla ricerca e la mobilità internazionale e intersettoriale attraverso la realizzazione di un progetto di ricerca individuale in collaborazione con un supervisore afferente a un'istituzione europea. I beneficiari possono condurre il proprio progetto per un periodo compreso tra dodici e trentasei mesi, optando per una European Fellowship (svolgimento esclusivo in Europa) o una Global Fellowship (che prevede una fase di ricerca in un Paese terzo).

UniGe è Host Institution per 3 MSCA Postdoctoral Fellowships 2024

L'Università di Genova prosegue il trend positivo degli ultimi anni, ottenendo l'assegnazione di tre borse di studio Marie Skłodowska-Curie nell'ambito del bando 2024, per un finanziamento complessivo di circa 600.000 euro. Su un totale di 453 finanziamenti, UniGe è Host Institution di 3 MSCA Postdoctoral Fellowships 2024 per i progetti: COMPOSE, TransISLES e WHY-AD.

COMPOSE – Compact representation of multi-modal transition from high-fidelity datasets of unsteady flows

  • ricercatore: Gustavo Lopes
  • supervisor: Davide Lengani, docente UniGe di macchine a fluido
  • inizio e fine attività: ottobre 2025 – settembre 2027
  • importo del finanziamento: 193.643,28 euro

Il progetto COMPOSE affronta uno dei problemi più complessi della fluidodinamica: la transizione da flusso laminare a turbolento. Per studiare questo processo, il progetto impiegherà esperimenti e simulazioni numeriche ad alta fedeltà su diverse componenti dei motori aeronautici. Di fronte a un ampio e eterogeneo insieme di dati, l’ambizione unica di COMPOSE è quella di integrarli in una rappresentazione compatta del complesso scenario di transizione. Verranno utilizzati moderni approcci data-driven, affiancati da un solido quadro teorico sviluppato in collaborazione con il KTH Royal Institute of Technology di Stoccolma (Svezia). L’obiettivo finale è identificare e costruire modelli semplificati ma accurati, utili per sviluppare strategie di controllo del flusso volte a ridurre gli effetti negativi della transizione nei componenti aerodinamici.

progetto COMPOSE
Progetto COMPOSE

TransISLES – Transformations of Island Societies in the Eastern Mediterranean: a Three-Case Study Analysis (1830-1911)

  • ricercatrice: Kalliopi Vasilaki
  • supervisor: Luca Lo Basso, docente UniGe di storia moderna
  • inizio e fine attività: agosto 2025 – luglio 2027
  • importo del finanziamento: 209.483,28 euro

Durante il XIX secolo, i cambiamenti economici (espansione delle reti commerciali e industrializzazione) e le trasformazioni geopolitiche (declino dell’Impero Ottomano e ascesa degli Stati-nazione) rimodellarono la struttura socioeconomica delle isole del Mediterraneo orientale, generando al contempo nuove opportunità economiche e il declino di attività tradizionali. Transformations of Island Societies in the Eastern Mediterranean (1830–1911): a Three-Case Study Analysis (TransISLES) propone uno studio comparativo innovativo sui cambiamenti socioeconomici che interessarono le società insulari del XIX secolo negli arcipelaghi dell’Egeo e dello Ionio. Il progetto si concentra su tre isole di piccole dimensioni – Thera (Santorini), Tino e Itaca – ciascuna caratterizzata da specificità politiche, economiche e sociali, e inserita in differenti regioni marittime e reti commerciali, che fungono da casi rappresentativi per il Mediterraneo orientale. Utilizzando come indicatore principale di analisi l’unità familiare, considerata nel suo contesto demografico, sociale, economico e materiale, TransISLES intende esaminare in che modo i processi di trasformazione del Mediterraneo orientale abbiano inciso sul tessuto socioeconomico di queste isole, facendo emergere differenze e somiglianze tra aree geografiche e gruppi sociali. Il progetto adotta un approccio interdisciplinare che integra storia marittima, studi insulari, storia della famiglia, storia demografica, studi di genere e studi sulla cultura materiale, avvalendosi anche degli strumenti delle digital humanities. Attraverso un’analisi su due livelli, che combina dati quantitativi (demografici e occupazionali) con lo studio di singole traiettorie familiari, TransISLES esplorerà l’evoluzione delle gerarchie sociali ed economiche, i modelli di mobilità sociale, le percezioni culturali dello status socioeconomico e i regimi di genere. Il progetto intende colmare importanti lacune storiografiche e offrire un contributo originale alla comprensione dei modi in cui le società insulari si adattarono ai profondi cambiamenti politici ed economici del XIX secolo.

Kalliopi Vasilaki
Kalliopi Vasilaki

WHY-AD - Unravelling White Matter Biological Heterogeneity for the Prediction of AD

  • ricercatore: Luigi Lorenzini
  • supervisor: Matteo Pardini, docente UniGe di neurologia
  • inizio e fine attività: novembre 2025 – ottobre 2027
  • importo del finanziamento: 193.643,28 euro

L’Alzheimer è una malattia neurodegenerativa che colpisce milioni di persone in tutto il mondo, con un impatto enorme sulla vita delle famiglie e sulla società. La diagnosi precoce è ancora difficile, e le terapie sono spesso poco efficaci proprio perché arrivano tardi o non considerano le differenze tra i pazienti.
Il progetto WHY-AD vuole cambiare prospettiva: invece di concentrarsi solo sulle aree del cervello più colpite (come l’ippocampo), si pone l’attenzione su una parte spesso trascurata, ma fondamentale: la sostanza bianca, ovvero la "rete di collegamento" tra le varie aree cerebrali.
Utilizzando tecniche avanzate di risonanza magnetica e unendo le immagini del cervello con informazioni biologiche (come geni e proteine), il progetto mira a:

  • capire meglio i primi segnali della malattia, ancora prima che si manifestino sintomi evidenti;
  • identificare biomarcatori utili per personalizzare diagnosi e trattamenti;
  • costruire modelli predittivi che aiutino a capire come progredisce la malattia nelle singole persone.

Il progetto userà grandi banche dati europee e testerà i risultati anche in ambito clinico, in collaborazione con centri specializzati in memoria e demenze in Italia.

Progetto WHY-AD
Progetto WHY-AD
di Eliana Ruffoni