Premio Webuild Alberto Giovannini 2023: UniGe è tra gli otto vincitori
UniGe tra i vincitori della seconda edizione del Premio di laurea "Innovazione e digitalizzazione nelle infrastrutture" indetto da Webuild
Si è tenuta a Milano, presso la sede del Corriere della Sera, alla presenza del Ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara e dell'Amministratore Delegato Webuild Pietro Salini, la proclamazione dei vincitori del premio intitolato ad Alberto Giovannini, ex presidente di WeBuild.
Con la tesi dal titolo “Tecnologie e infrastrutture per la città 4.0. Il Campus Universitario di Savona come testbed per applicazioni robotiche in ambito urbano” con il supporto dei relatori Ilaria Delponte e Fulvio Mastrogiovanni, Federico Campanini, laureato magistrale all'Università di Genova in Ingegneria Edile-Architettura, è uno degli otto vincitori dell’importante riconoscimento.
Il Premio è stato istituito per celebrare la storia personale di Alberto Giovannini e i suoi valori di etica e professionalità, oltre che per incentivare in Italia la formazione di giovani talenti, il knowledge transfer, l’innovazione dei processi e la ricerca nell’ambito delle infrastrutture.
Per l'edizione 2023 del premio, che si rivolge a giovani laureati dei corsi di Ingegneria, Economia e Informatica, la valutazione ha tenuto conto di differenti parametri che comprendono non soltanto la coerenza della tesi con il tema scelto, ma anche l’applicabilità delle soluzioni proposte, l’originalità, la propensione all’interdisciplinarità e l’efficacia della video-presentazione.
La tesi premiata è nata nell’ambito di UniWeLab, uno dei risultati della convenzione quadro siglata da Università di Genova e Webuild: un laboratorio condiviso e partecipato, caratterizzato da una forte interdisciplinarità e orientato alla ricerca in temi quali la mobilità sostenibile e le infrastrutture.
Il lavoro di Federico Campanini propone una riflessione sul ruolo del professionista che dovrà interfacciarsi con la città del domani. Una realtà che ha subìto importanti modifiche nel corso delle tre rivoluzioni industriali e che oggi, nella quarta, si prepara ad aggiornarsi nuovamente.
Progettisti, pianificatori e gli stessi cittadini devono iniziare a conoscere le tecnologie 4.0 che dall’ambito industriale stanno progressivamente migrando verso quello urbano. Ciò significa comprendere quali opportunità, ma anche quali rischi queste comportino e come imparare a conviverci. Lo scopo del lavoro è tentare di anticipare queste trasformazioni, anche in merito all’infrastruttura necessaria al loro corretto funzionamento; infrastruttura caratterizzata da aspetti fisici, spaziali, ma anche formali, urbanistici ed etici.
Il caso-studio è il Campus Universitario di Savona, ipoteticamente proposto come testbed per applicazioni robotiche in ambito urbano. Un laboratorio aperto alla cittadinanza che favorisca la familiarizzazione tra le persone e le innovazioni tecnologiche e che permetta lo studio delle diverse interazioni e implicazioni conseguenti all’introduzione di queste tecnologie nello spazio pubblico, considerando l’infrastruttura e gli spazi necessari per il loro corretto funzionamento.