Dalia Raafat, laureata UniGe: dal Campus universitario di La Spezia al Jet Propulsion Lab della NASA
L’Università di Genova offre alla propria comunità studentesca numerose e interessanti opportunità per completare la tesi di laurea magistrale, svolgendo un periodo all’estero, con progetti di diversa natura. Ma non solo: l'Ateneo sostiene i propri laureandi e laureande e incontra i loro interessi anche qualora essi abbiano contatti con altre realtà e vogliano completare il percorso di studi con un’opportunità di tesi di laurea da loro proposta.
È questo il caso di Dalia Raafat, laureata magistrale UniGe in Ingegneria Meccanica, curriculum Meccatronica, che ha ottenuto un’opportunità di tesi alla NASA presso il JPL – Jet Propulsion Laboratory in California, proposta a Giovanni Berselli, docente UniGe del corso di Design of Automatic Machinery and Robots e delegato per le relazioni internazionali del Dipartimento di ingegneria meccanica, energetica, gestionale e dei trasporti - DIME.
Tesi di laurea alla NASA
Raafat è riuscita a catturare l’attenzione e a stabilire un contatto con una delle persone per cui più nutre ammirazione, Michelle Easter, ingegnere meccatronico e cognizant engineer del gruppo di meccatronica alla NASA presso il JPL, ove ha lavorato per numerose e diverse missioni, e che attualmente si sta occupando di una sezione di Mars Sample Return, la missione atta a portare sulla Terra i campioni prelevati dal suolo marziano. Ed è proprio a questa missione che Dalia Raafat aspirava da studentessa, e sulla quale sta attualmente lavorando insieme al gruppo di Michelle Easter.
Il compito all’interno di Mars Sample Return
Dalia Raafat si è occupata di progettare, modellare con software CAD, fabbricare, assemblare e testare un meccanismo di separazione che sarà contenuto all’interno del veicolo spaziale in orbita, che si occuperà di contenere, mobilitare e poi rilasciare il set di campioni prelevati su Marte.
«È un sogno che si realizza – afferma la dott.ssa Raafat –. Tra le cose che maggiormente mi entusiasmano ci sono la creatività richiesta nel progettare da zero un meccanismo e la possibilità di seguire tutte le fasi della progettazione. L’idea di gestire anche la componente hardware mi appassiona molto e il team con cui lavoro è incredibile: ci sono persone davvero in gamba e umanamente eccezionali».
Michelle Easter sulla missione e sulla sua collaboratrice UniGe dichiara: «MSR è una missione complessa e dai ritmi veloci, richiede flessibilità mentale e pensiero creativo. Avere supporto da studenti e studentesse di talento come Dalia Raafat ci rende possibile dividere e vincere le nostre sfide in ambito di progettazione e di test con il vantaggio di avere mente fresca e nuove prospettive. È soltanto con la collaborazione e l’inclusività che riusciremo a raggiungere ciò che è quasi impossibile: portare campioni di rocce marziane sulla Terra in modo sicuro, al fine di studiarli alla ricerca di segni di vita passata su Marte».
Riguardo alle possibilità di tesi all’estero finanziate da UniGe, Giovanni Berselli afferma: «Grazie all’ottimo lavoro della Commissione relazioni internazionali del nostro Ateneo e del prorettore Fulvio Mastrogiovanni, i nostri studenti e le nostre studentesse hanno la possibilità di seguire progetti di ricerca applicata nei più prestigiosi istituti al mondo. Il successo di questa iniziativa dimostra come la preparazione fornita dalle nostre lauree magistrali (in questo caso, la Meccatronica spezzina) sia senza dubbio competitiva anche livello internazionale. Il progetto di tesi di Dalia Raafat si inserisce perfettamente nelle linee di ricerca riguardanti la manipolazione, anche in ambito spaziale».
Fulvio Mastrogiovanni, prorettore UniGe all'internazionalizzazione, commenta: «L’obiettivo principale di ogni docente deve essere quello di accelerare il percorso formativo e professionale di ogni studentessa e di ogni studente, e va dato credito a tutti i colleghi, in questo caso Giovanni Berselli, che si impegnato giornalmente per questo scopo».