Scogliere coralline delle Maldive: un ecosistema a rischio

L’alterazione di uno o più fattori ambientali, come temperatura, luce o nutrienti disciolti in acqua, può rappresentare una fonte di stress per gli organismi marini. I coralli costruttori delle scogliere coralline tropicali, in particolare, sono sensibili all’innalzamento della temperatura, che rappresenta la principale causa degli ormai noti eventi di sbiancamento dei coralli (bleaching). A causa delle elevate temperature le alghe simbionti (zooxantelle) che vivono nei tessuti dei coralli vengono espulse provocando uno sbiancamento totale o parziale della colonia. I coralli possono sopravvivere per un breve periodo in queste condizioni qualora l’anomalia termica che ha causato lo sbiancamento non perduri troppo a lungo e non sia troppo intensa, diversamente i coralli andranno incontro a mortalità di massa.
Nel 1998, in conseguenza delle anomalie termiche avvenute su scala globale lungo tutta la fascia tropicale, le scogliere coralline delle Maldive hanno subito un massivo evento di sbiancamento, con conseguente mortalità di massa del 90% circa dei coralli. Nel 2004 le Maldive sono state colpite dal disastroso tsunami di Sumatra e, nell’aprile del 2016, una nuova anomalia termica ha colpito le scogliere maldiviane con temperature delle acque superficiali tra le più alte mai registrate (2-3°C sopra la media stagionale), che si sono mantenute per diverse settimane, causando nuovi fenomeni di sbiancamento e mortalità di massa dei coralli.

Gli effetti del bleaching del 2016
Licenza
Fair use
Scogliere coralline maldiviane, monitorate nell’ambito della CSM effettuata tra aprile e maggio 2021, dove il fondale è ancora dominato da coralli morti e da pezzame, testimonianza degli effetti del bleaching del 2016.

Le Crociere Scientifiche alle Maldive

A partire dal 1997, ricercatori dell’Università di Genova (membri del consiglio scientifico e direttivo della International School for Scientific Diving, ISSD), hanno regolarmente condotto attività di ricerca per monitorare lo stato di salute delle scogliere coralline maldiviane, organizzando ogni anno, tra i mesi di aprile e maggio, la Crociera Scientifica alle Maldive (CSM).
La raccolta di una serie storica di dati lunga 24 anni ha permesso di studiare lo stato della comunità corallina prima, durante e dopo i diversi eventi di disturbo consentendo di valutare la capacità di ricupero nel tempo delle scogliere maldiviane.
L’alto tasso di reclutamento dei coralli e la rapida crescita delle colonie sono stati tra i primi segnali di ricupero della comunità, evidenti già poco tempo dopo il primo grande bleaching del 1998. Il processo di ricupero era ancora in atto quando, nel 2004, lo tsunami di Sumatra ha colpito gli atolli maldiviani; tuttavia, i monitoraggi degli anni successivi hanno evidenziato come questo evento abbia avuto solo un lieve impatto sulle comunità di scogliera, non causando danni eccessivi. Negli anni successivi è stato possibile constatare una lenta ma continua ripresa delle scogliere che, nel 2014, a distanza di 16 anni dal primo fenomeno di sbiancamento massivo, avevano nuovamente raggiunto valori di ricoprimento dei coralli costruttori del 60-80%, paragonabili ai valori di pre-impatto.
Durante la CSM del 2016 abbiamo assistito a un nuovo fenomeno di sbiancamento e mortalità di massa dei coralli. I più colpiti sono risultati i coralli ramificati e tabulari, specialmente alle minori profondità (tra i 3 m e i 10 m): le grandi Acropore tabulari, che caratterizzavano la maggior parte delle scogliere superficiali dei reef lagunari, hanno mostrato una mortalità quasi totale mentre per i coralli massivi, dominanti nei reef oceanici, è stata osservata una mortalità parziale.
I monitoraggi condotti durante le successive crociere hanno permesso di valutare le conseguenze di questa nuova anomalia termica. Le scogliere coralline maldiviane hanno mostrato un graduale aumento della copertura dei coralli costruttori e, a distanza di soli 5 anni dall’ultimo importante evento di sbiancamento, il tasso di ricupero sembra più veloce rispetto a quello registrato a seguito del bleaching del 1998.

Ricercatori del DiSTAV impegnati nella raccolta dei dati per il monitoraggio sullo stato delle comunità di scogliera (a sinistra) e sul reclutamento dei coralli (a destra).
Licenza
Fair use
Ricercatori del DiSTAV impegnati nella raccolta dei dati per il monitoraggio sullo stato delle comunità di scogliera (a sinistra) e sul reclutamento dei coralli (a destra).

La Crociera Scientifica del 2021

Tra il 23 aprile e l’8 maggio 2021 si è svolta la 24° Crociera Scientifica alle Maldive, il cui itinerario ha toccato tutti gli atolli centrali delle Maldive: Ari, Malé Nord, Malé Sud, Felidhoo e Mulaku, per un totale di 24 siti monitorati tra reef lagunari e oceanici.
Grazie al contributo di oltre 30 partecipanti, ricercatori e studenti dell’Università di Genova, è stato possibile raccogliere dati sulla struttura della comunità corallina, sul reclutamento dei coralli, e sulla geomorfologia delle scogliere. Sono stati inoltre raccolti dati su pesci e invertebrati seguendo il protocollo di monitoraggio internazionale ‘Reef Check’. I risultati preliminari di quest’ultima crociera riportano segnali incoraggianti che confermano la tendenza al ricupero in molte delle scogliere monitorate. Tuttavia, in alcune scogliere sottoposte a maggiori livelli di pressione antropica locale (per esempio densità di popolazione, turismo) sembra che il recupero stia procedendo più lentamente.
Le previsioni sul cambiamento climatico suggeriscono che questi eventi climatici anomali saranno inevitabilmente più frequenti negli anni a venire, mettendo a dura prova la resilienza delle scogliere coralline. In questo contesto saranno di fondamentale importanza le continue attività di ricerca e monitoraggio durante le prossime crociere scientifiche, al fine di verificare le strategie di adattamento e sopravvivenza delle comunità coralline e prevedere il futuro delle scogliere maldiviane.

Coralli maldiviani in ricupero
Licenza
Fair use
Scogliere coralline maldiviane, monitorate nell’ambito della CSM effettuata tra aprile e maggio 2021, dove i coralli costruttori mostrano un’elevata copertura del fondale, indicativa di un ricupero quasi totale della comunità.
Ricercatori e studenti dell'Università di Genova che hanno partecipato alla Crociera Scientifica
Licenza
Fair use
Ricercatori e studenti dell’Università di Genova che hanno partecipato alla prima (a sinistra) e alla seconda (a destra) settimana della CSM effettuata tra aprile e maggio 2021.

Monica Montefalcone è Docente di Ecologia presso il DISTAV
Alice Oprandi è Assegnista di Ricerca in Ecologia presso il DISTAV
Annalisa Azzola è Dottoranda in Scienze e tecnologie del Mare presso il DIEC

Immagine di copertina: Scogliera corallina, fotografia della Crociera Scientifica delle Maldive 2021

di Monica Montefalcone, Alice Oprandi e Annalisa Azzola