Novità: terapie chirurgiche non invasive per la cura dell’emicrania e della cervicale
Emicrania e cefalea: due problemi comuni
L’emicrania e le cefalee muscolo-tensive sono due patologie estremamente comuni e altamente invalidanti, la cui presenza influisce molto negativamente sulla qualità della vita dei pazienti affetti.
Il dolore può essere continuo o pulsante, localizzato o generalizzato a tutta la testa, con eventuali irradiazioni al collo, alle spalle e (raramente) alle braccia, con presenza di nausea o vomito, fastidio alla luce, suoni, odori e al movimento.
I pazienti colpiti sono costretti ad assumere notevoli quantità di medicinali con, spesso, fenomeni di sovraccumulo ed effetti collaterali sgradevoli.
Una soluzione chirurgica poco invasiva: il metodo del prof. Edoardo Raposio
Recenti teorie relative all’insorgenza dell’emicrania e delle cefalee muscolo-tensive hanno confermato come queste, in molti casi, siano strettamente correlate all’irritazione di alcuni nervi superficiali, localizzati a livello della fronte o dello scalpo, compressi da piccoli vasi o muscoli circostanti, e che questi “punti scatenanti” (trigger points) possano essere eliminati mediante un intervento chirurgico mini-invasivo.
Il Prof. Edoardo Raposio, ha creato e coordinato un gruppo di lavoro dedicato a tali metodi, attualmente attivo presso la Clinica di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva dell’Ospedale San Martino di Genova; primo Centro del Sistema Sanitario Nazionale in Italia ad effettuare, con un elevato grado di successo, tali terapie, fra i primi in Europa per casistica e produttività scientifica.
La tecnica
La tecnica, effettuata in anestesia locale con sedazione, indolore, consiste nella liberazione mini-invasiva di alcuni nervi, l’irritazione dei quali causa l’insorgenza degli attacchi. Le principali terminazioni nervose interessate possono essere localizzate, a seconda dei casi e in ordine di frequenza, nella zona occipitale o alla base del collo (a scatenare la cosiddetta “cervicale”), nelle regioni temporali (in corrispondenza delle tempie) e/o nella regione frontale (di solito in prossimità delle sopracciglia):
È stato ampiamente dimostrato come, in oltre l’80% dei pazienti affetti da cefalea muscolo-tensiva o emicrania, la liberazione mini-invasiva di questi nervi determini la completa remissione dei sintomi o una diminuzione significativa del numero, della durata e dell’intensità degli attacchi.
La decompressione chirurgica di questi nervi è effettuata mediante nuove tecniche minimamente invasive, utilizzando un’unica piccola incisione cutanea per l’accesso chirurgico, al fine di ridurre l’invasività dei metodi fino a oggi utilizzati, e limitando la piccola cicatrice derivante dall’intervento in zone nascoste dai capelli.
Per chi è consigliato?
L’approccio chirurgico è indicato quando l’emicrania o la cefalea sono farmaco-resistenti, oppure quando la terapia farmacologica causa effetti collaterali così importanti da renderla poco sopportabile ai pazienti trattati; non sono invece risolvibili tramite questa metodica le cefalee a grappolo o le cefalee secondarie ad altre patologie.
Gli interventi sono effettuati come Sistema Sanitario Nazionale, in regime di one day surgery (una notte di degenza), e hanno la durata di circa un’ora.
“Atlas of Surgical Therapy for Migraine and Tension-Type Headache”
Il Prof. Raposio ha appena pubblicato un libro con la casa editrice Springer di New York, Atlas of Surgical Therapy for Migraine and Tension-Type Headache: esso raccoglie, oltre alla sua esperienza in oggetto, le nuove tecniche dei maggiori esperti internazionali nella terapia chirurgica mini-invasiva delle cefalee ed emicrania.
L’esperienza del team è stata oggetto, negli anni, di numerosi articoli scientifici internazionali, capitoli di libri e presentazioni congressuali, a testimonianza della scientificità dell’approccio e della validità dei risultati ottenuti.