CLOE, il progetto europeo per lo sviluppo sostenibile delle aree rurali
Al via i bandi del progetto europeo CLOE: la Liguria sarà laboratorio in Europa per nuovi approcci allo sviluppo sostenibile delle aree rurali
L’Università di Genova si è aggiudicata uno dei 19 progetti cofinanziati dalla Commissione Europea e, nei prossimi 5 anni, grazie al programma CLOE, formerà 15 dottorandi provenienti da tutta Europa sui temi dello sviluppo e della conservazione della montagna a partire da prospettive storiche, ambientali e giuridiche, per contribuire ad affrontare il problema dell'abbandono.
CLOE è un progetto finanziato nell’ambito delle azioni Marie Skłodowska-Curie del I Pilastro di Horizon 2020 dedicato all’eccellenza scientifica e si svilupperà con la collaborazione di importanti centri di ricerca europei, istituzioni e aziende del territorio ligure.
Il ruolo di UniGe
L’ateneo genovese, come unico beneficiario, ha ottenuto un finanziamento di 1,2 milioni di euro.
Il programma profondamente interdisciplinare è coordinato da Marco Invernizzi, ingegnere elettrico, e Anna Maria Stagno, archeologa, e ha permesso di riunire ricercatori e docenti UniGe che, sulla montagna e le aree rurali, stanno realizzando importanti progetti europei su temi come il processo della loro marginalizzazione, la biodiversità, le possibili misure per mitigare il cambiamento climatico e i rischi ambientali, la giustizia territoriale e la democrazia nelle aree marginali. Il nuovo progetto, mettendo a sistema e valorizzando queste esperienze e la rete europea che le sostiene, contribuirà a rendere Genova un punto di riferimento a livello europeo nello studio e nella ricerca sulle aree montane e rurali.
La Liguria regione laboratorio
Al centro delle attività sarà la Liguria "regione laboratorio": precoce per spopolamento della montagna e abbandono dell'agricoltura, è una delle regioni con la più alta percentuale di aree rurali e montane abbandonate, profondamente interessata da fenomeni di dissesto idrogeomorfologico, ma è anche una delle regioni con la più alta concentrazione di Parchi Naturali e di terre collettive, un territorio in cui si registrano significativi episodi di “ritorno in montagna” da parte di giovani e di valorizzazione delle produzioni locali. Ma questi episodi hanno bisogno di essere supportati e collegati a una pianificazione, ed è questo l'obiettivo ultimo di CLOE: contribuire a formare ricercatori che acquisiscano quelle prospettive interdisciplinari fondamentali per affrontare, in tutta la loro complessità, le sfide legate alla costruzione di un futuro economicamente e socialmente sostenibile delle aree rurali, che non può che passare per un approccio locale e per la conservazione del loro patrimonio ambientale e culturale.
Le attività del progetto
CLOE, attraverso case study, farà dialogare le numerose discipline che affrontano lo studio degli spazi rurali: dall'archeologia e storia ambientali all'ingegneria ambientale ed elettrica, passando per la botanica, la zoologia, la geologia, la storia dell'arte, la pianificazione e progettazione del paesaggio, la filosofia politica e la storia e filosofia del diritto, la sociologia, l'economia ambientale, i modelli statistici e i sistemi d’automazione.
I dottorandi coinvolti in CLOE svilupperanno le ricerche in Liguria a partire da quattro tematiche:
- processi di patrimonializzazione delle aree rurali e montane;
- conservazione della montagna e del patrimonio rurale, paesaggi culturali e conflitti;
- ritorno alla montagna;
- aree montane e rischio ambientale.
A loro verrà offerta una gamma ricca e diversificata di opportunità di formazione per ampliare anche le competenze intersettoriali, gettando le basi per nuovi percorsi di ricerca e future carriere.
Si tratta di un importante risultato che testimonia l’efficacia delle strategie che l’Ateneo sta perseguendo per rafforzare sempre di più, in diversi campi del sapere, la propria attrattività nei confronti di ricercatori provenienti da tutto il mondo e il proprio ruolo di primo piano nella ricerca internazionale e di eccellenza.