Centauri, cavalli e cavalieri in area euboica
Centauri, cavalli e cavalieri in area euboica. Archeologia storia sociale e rappresentazioni iconografiche
Il 7 e 8 giugno 2022, presso la Biblioteca Buge di Genova si terrà il convegno di antropologia dell'immagine: Centauri, cavalli e cavalieri in area euboica. Archeologia storia sociale e rappresentazioni iconografiche.
Il convegno è organizzato da Elisabetta Villari ricercatrice di Storia greca dell’Università di Genova, grazie alla collaborazione con Bouvier David dell’Università di Losanna.
L’intento delle due giornate è una riflessione dall'archeologia all'arte contemporanea sul rapporto dell'uomo con l'animale in particolare l'addomesticazione del cavallo le trasformazioni nella società antica che opera e a livello mitico le elaborazioni dell'immaginario e i miti dei centauri creature ibride che affondano le loro radici nel mito.
Questo oggetto di studio diventa un terreno fertile per comprendere il ruolo primario del cavallo in territorio greco e la classi sociali a esso associati, allevatori, addestratori e cavalieri, in ambito greco e l'esportazione di questi modelli nelle colonie magnogreche in Italia.
Pratiche, costumi, miti e rappresentazioni greche
Dall’ archeologia all’ arte contemporanea i temi del convegno sono le pratiche, i costumi, i miti e le rappresentazioni che si diffusero a partire dalla Grecia in ogni ambito della cultura europea, con l’avvento dell’allevamento del cavallo.
Dall’età del ferro fino ai giorni nostri, il cavallo ha segnato la storia della società e del pensiero: l’obiettivo è ripercorrere le tappe, i significati e le immagini dello straordinario viaggio che l’umanità ha vissuto nel mondo occidentale.
Un convegno internazionale
L’incontro con esperti internazionali vedrà dialogare approcci archeologici, antropologici e storico artistici e rifletterà in una prospettiva non antropocentrica, sul rapporto uomo/animale e sui diversi valori che, hanno nel tempo rivestito la figura del cavallo, divenuto simbolo di guerra, potere e prestigio; le problematiche, le sfide e le conseguenze che sono scaturite dalla relazione uomo/animale, un rapporto tanto antico quanto presente, da recuperare e ripensare alla luce del dibattito contemporaneo sulla biopolitica e sull’ambientalismo.
Il convegno è organizzato nell’ambito del seminario annuale di Antropologia dell’immagine del mondo greco e nel quadro dello scambio che permette agli studenti dell'Università di Genova di fare soggiorni di studio presso Université de Lausanne e presso la Swiss School of Archaeology in Greece che da più di trenta anni scava ad Eretria (Samuel Verdan, Camille Semenzato, Pascal Simon).
Programma del convegno
Locandina convegno centauri e cavalieri
La prima giornata è dedicata all’ archeologia, con gli interventi di Jeaggi Othmar e all’impatto dell’addomesticazione e l'allevamento e l’addestramento del cavallo sulle società arcaiche con Nicola Cucuzza e le trasformazioni economiche sociali e politiche con la nascita di élites/classi sociali.
I cavalieri infatti saranno una classe censitaria anche ad Atene (Marek Wecowski di University of Warsaw) e l’addomesticazione del cavallo ha rivoluzionato le tecniche di guerra. Su questo aspetto l’ex soprintendente di Palermo Stefano Vassallo illustra una straordinaria necropoli in Sicilia a Imera in cui le sepolture dei cavalli e dei cavalieri sono fonti documentarie importantissime per ricostruire le presenze indigene, cartaginesi, greche in una delle prime battaglie attestate dagli storici fra oriente e occidente.
L’area di studio comprende l’ambito greco e magno greco perché proprio da Eubea, dalle polis Calcide e Eretria, partono le prime fondazioni greche in occidente e in Italia specificamente Pithecussai nell’odierna isola di Ischia, in una area specifica della Grecia Eubea, l’isola che affianca l’Attica e presenta pianure appropriate allo sviluppo dell’allevamento. I motivi che hanno determinato la nascita di una nuova e rivoluzionaria élite aristocratica, quella dei cavalieri, a Calcide ed Eretria; le dinamiche coloniali che hanno promosso l’esportazione del modello culturale euboico in ambito coloniale a Naxos, Leontini e Katana (Matteo d’Acunto Università di Napoli “l’Orientale”).
Da uno dei più arcaici e importanti manufatti il centauro di Lefkandi (Eubea) all’arte contemporanea l’immaginario mitico legato al cavallo e al cavaliere vede l’emergere dell’iconografia del centauro, creatura mitica selvaggio e civilizzatore allo stesso tempo figura straordinaria e contraddittoria, al tempo stesso cavallo e cavaliere che proprio dell’ibridazione uomo-animale è divenuta un archetipo.
Su questi temi Nathacha Lubtchansky, studia l’immaginario italico e Marco Giuman, il mito di Eracle in relazioni ai centauri. Partendo dalle distruzioni dei colossali geni alati della capitale assira di Nimrud da parte dell’ISIS, Paolo Brusasco delinea l’iconografia di questi esseri fantastici rintracciandone le lontane origini nelle prime apparizioni sui sigilli cilindrici e i cippi amministrativi di età cassita e medioassira, sino a illustrarne l’ambivalente simbologia magico-religiosa e astronomico-astrologica legata a maghi ed esorcisti che si dipana sino all’età ellenistica.
L’iconografia del centauro che senza interruzioni va dal medioevo al rinascimento e nella pittura moderna nella seconda giornata di studio viene studiata nell’immaginario artistico del novecento attraverso i tre interventi di Leo Lecci, Francesca Gallo, Sergio Cortesini, e con la proiezione del video della videoartista Eleonora Chiesa di UniGe.
Martedì 7 e mercoledì 8 giugno 2022
Convegno di antropologia dell'immagine: Centauri, cavalli e cavalieri in area euboica. Archeologia storia sociale e rappresentazioni iconografiche.
Presso la Biblioteca Buge in Via Balbi 40 a Genova:
- martedì 7 giugno dalle ore 9:40 alle ore 18:00;
- mercoledì 8 giugno dalle ore 10:00 alle ore 12:30;
ingresso libero
L’incontro è rivolto a tutti, licei e università, studenti, ricercatori e non solo, vedrà la partecipazione di numerosi studiosi internazionali e italiani i cui interventi multidisciplinari oscilleranno tra archeologia, storia sociale e rappresentazioni iconografiche nell'arte francese e italiana.
L’appuntamento fra studiosi internazionali vuole essere anche un piacevole dibattito che permetterà al pubblico di assistere in prima persona a una vera e propria piattaforma di discussione accademica su questi soggetti. L’itinerario proposto sarà diviso in due giornate, una di stampo più storico e archeologico e una seconda improntata su un percorso iconografico contemporaneo.
A scandire le due giornate ci saranno pause caffè in cui poter interagire con gli ospiti e riassaporare quegli attimi di normalità che tanto abbiamo atteso in università alla fine dell’emergenza sanitaria.