Un protocollo d’intesa per semplificare le procedure di tutela del patrimonio artistico e architettonico dell’Ateneo
“Prendetevi cura dei vostri monumenti, e non avrete bisogno di restaurarli” – John Ruskin.
Una verità semplice, fondamentale, che ne implica a sua volta un’altra, impegnativa: non possono esserci valorizzazione del bene culturale e fruizione quotidiana, senza manutenzione costante.
Con questo obiettivo l’Università di Genova e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Liguria (Soprintendenza per la città metropolitana di Genova e provincia di La Spezia e Soprintendenza per le provincie di Imperia e Savona) hanno sottoscritto un protocollo d’intesa finalizzato alla semplificazione delle procedure autorizzative atte a tutelare il patrimonio artistico e architettonico dell’Ateneo in una prospettiva di collaborazione reciproca e più agile tra i due Enti.
Considerato che la quasi totalità degli immobili dell’Università sono sottoposti a tutela e sono, in molti casi, beni di straordinaria valenza culturale, l’Intesa, andando oltre gli aspetti strettamente procedurali, vuole porsi come un’operazione culturale volta in primis alla conservazione di questo inestimabile patrimonio, assicurandone contestualmente fruizione e uso.
I principali contenuti del documento d’intesa sono essenzialmente due:
Gli interventi di manutenzione devono rispettare i seguenti principi guida e privilegiare sempre i criteri di:
Secondo il protocollo d’intesa gli interventi di manutenzione ordinaria si intendono autorizzati previa semplice comunicazione di inizio lavori alla Soprintendenza, a firma di un architetto abilitato, corredata da una breve descrizione, la localizzazione e fotografie in numero sufficiente a far comprendere, con precisione, lo stato di fatto, i danni o le forme di degrado da risolvere e la esatta natura ed entità dell'intervento proposto.
La Soprintendenza si impegna
L’Università si impegna a
Si tratta, in sintesi, di un accordo che, rimarcando il rapporto di piena fiducia tra i due Enti, stabilisce, nel pieno rispetto delle norme, buone pratiche di gestione dei processi autorizzativi e realizzativi con notevole riduzione dei tempi d’intervento e del carico di lavoro degli uffici preposti alla loro istruttoria e verifica.