Una linea tra cielo e terra. Nuova accessibilità per l'antica meridiana del Palazzo dell'Università


Quante persone conoscono la presenza e il funzionamento di un raro strumento astronomico presente all’interno del Palazzo dell’Università? E quanti sono al corrente della vastità delle glorie architettoniche e artistiche di un luogo che è fondato proprio come spazio per la formazione?

La meridiana del Palazzo dell’Università di Genova torna a funzionare in occasione della mostra “Una linea tra cielo e terra. Nuova accessibilità per l'antica meridiana del Palazzo dell'Università”, dal 21 dicembre 2023 al 21 gennaio 2024, su prenotazione.

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L'Aula della Meridiana di Balbi 5

Il Palazzo dell’Università di Genova nasce come Collegio dei Gesuiti grazie all’accordo tra la famiglia genovese dei Balbi e l’Ordine, che vi insedia in maniera stabile un centro di formazione per la classe dirigente. Bartolomeo Bianco (1579-1640), architetto della famiglia Balbi, costruisce il Collegio a partire dal 1633, con gli ambienti privati dei padri gesuiti a un livello elevato rispetto alle aule. Su questo stesso piano privato si trova la Libreria domestica, attuale Aula della Meridiana, affacciata su Via Balbi.

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Aula della Meridiana Balbi 5
Aula della Meridiana, via Balbi 5, Genova
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Sul pavimento bullettonato di ardesia e marmo dell’Aula della Meridiana è inserita una linea in marmo e ottone, inclinata rispetto ai muri, realizzata nel 1771 dal matematico gesuita François Rodolphe Corréard (1725-1794). La costruzione della meridiana è legata all’adozione dell’ora francese o astronomica (con il cambio della data alla mezzanotte) a sostituzione dell’ora italica (con il cambio variabile della data al tramonto), in uso a Genova fino al 1771. Ciò rende necessario regolare gli orologi meccanici con il mezzogiorno locale, correttamente individuato da una meridiana a camera oscura (o a foro stenopeico o gnomonico). Una meridiana a camera oscura è costituita da una linea meridiana (orientata nord-sud) posizionata in uno spazio interno, e da una stretta apertura per permettere il passaggio dei raggi solari e proiettare l’immagine solare sulla stessa linea meridiana. La proiezione avviene nel corso dell’anno con inclinazioni che la collocano tra il limite più lontano del solstizio invernale e quello più vicino del solstizio estivo.

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Meridiana Balbi 5
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Meridiana Balbi 5
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Meridiana Balbi 5
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La meridiana a camera oscura del Palazzo dell’Università di Genova è l’unica appartenente a questa tipologia in Liguria che sia potenzialmente funzionante e trova importanti precedenti a Firenze in quella concepita da Paolo dal Pozzo Toscanelli nel 1475 per Santa Maria del Fiore e in quella progettata da Egnazio Danti nel 1580 per Santa Maria Novella (1580). A Bologna una meridiana a foro gnomonico ancora funzionante è quella realizzata a San Petronio da Gian Domenico Cassini (1655), che inizia i suoi studi proprio presso il Collegio di Genova. È invece a Roma la meridiana di Santa Maria degli Angeli, voluta da Clemente XI e realizzata nel 1702 dagli astronomi Francesco Bianchini e Giacomo Filippo Maraldi, quest’ultimo nipote di Gian Domenico Cassini. Un ulteriore esemplare è quello ideato nel 1786 per il Duomo di Milano dagli astronomi Giovanni Angelo De Cesaris e Guido Francesco Reggio.

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Al momento del ripristino della sua funzionalità, la meridiana del Collegio genovese era priva del foro gnomonico, ma sono stati realizzati elementi mobili che ne permettono la costituzione a un’altezza ottenuta attraverso calcoli legati alla latitudine del luogo e alla lunghezza della linea meridiana.

La meridiana accessibile

Oltre a offrire lo spettacolo luminoso del funzionamento dello strumento astronomico, la mostra fornisce un contesto capace di informare i visitatori sulla storia dell’edificio quale antico Collegio dei Gesuiti e sulla sua vocazione culturale e didattica del passato e del presente. La dimensione scientifica è testimoniata anche attraverso simulazioni virtuali. Il percorso che conduce alla mostra e gli elementi in esposizione presentano componenti tattili e multimediali che testimoniano l’attenzione per l’accessibilità, di cui l’Università di Genova si sta facendo carico con crescente attenzione e su diversi livelli: didattico, scientifico e divulgativo.

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Link utili

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La Meridiana di via Balbi 5, Genova