Le università svelate

20 marzo 2024 – Giornata nazionale delle università

In occasione della prima "Giornata nazionale delle università" indetta dalla CRUI – Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, l’Università di Genova propone una giornata alla scoperta dei tesori d’arte dell’Ateneo con una lezione aperta alla cittadinanza e le visite guidate ai Palazzi di via Balbi 4 (Balbi Senarega) e via Balbi 5 (ex collegio dei Gesuiti, sede dell’Università di Genova).

Fabrizio Benente, prorettore alla terza missione, dichiara: «A partire dal 2020, UniGe ha posto la valorizzazione del suo patrimonio scientifico e culturale tra gli obbiettivi strategici che qualificano e caratterizzano la missione di responsabilità civile, sociale e culturale dell’Ateneo nei confronti del territorio. “Le università svelate” vuole essere un momento di ampia condivisione con la cittadinanza, una giornata di presentazioni di libri e di ricerche, con visite guidate al patrimonio artistico e monumentale. Una nuova occasione per incontrare la comunità universitaria e partecipare alla vita che si svolge nei Palazzi dell’Università».

Programma

• Al mattino, in aula San Salvatore, Piazza Sarzano (su prenotazione)
  10:00 – Saluti istituzionali
  11:00 – Intervento di Giacomo Montanari che presenta il volume “Tesori d’Arte dell’Ateneo di Genova”, edito da GUP – Genova University Press, la casa editrice dell'Università di Genova, e disponibile in open access.

• Al pomeriggio, in via Balbi 4 (su prenotazione) e via Balbi 5 (su prenotazione)
  L’Università apre le porte dei suoi palazzi: 3 turni di visite guidate, alle ore 14, 15 e 16 per Balbi 5 e alle ore 14:15, 15:15 e 16:15 per Balbi 4, con ritrovo una decina di minuti prima dell'inizio del turno nella sala UniGe World via Balbi 4 (ex libreria universitaria), per gruppi di massimo 25 persone con prenotazione obbligatoria ai link indicati.

Nel corso della giornata è previsto un intervento a distanza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Ministro dell’università e della ricerca Anna Maria Bernini.