Il contributo dell’Università di Genova verso le Città circolari

Hacking the City – Design a Circular future

Il 23-24 aprile 2021 si è svolta l’iniziativa “Hacking the City – Design a Circular future”, patrocinata dall’Università di Genova e organizzata da Tondo (organizzazione no-profit internazionale operante nel settore dell’economia circolare), in collaborazione con Circular Economy Lab di Intesa Sanpaolo Innovation Center, Cariplo Factory e Fondazione Cariplo.
Hacking the City, il primo hackathon italiano sull’economia circolare, è stato rivolto a studenti universitari, dottorandi e neo-laureati di tutte le Università Italiane e ha portato alla creazione di gruppi di lavoro in 8 macro-aree tematiche (Challenge), che si sono sfidati per trovare idee innovative, grazie al coinvolgimento attivo di partner industriali esperti del settore.
La competizione nella nostra Università è stata presentata il 12 marzo 2021 attraverso uno specifico Webinar.
Nelle giornate di venerdì 23 e sabato 24 aprile 2021, è stata invece realizzata la vera competizione on line strutturata in diversi momenti. Parallelamente al lavoro dei gruppi di studenti, che hanno concorso alle diverse Challenge, sono state organizzate alcune sessioni di approfondimento sulle tematiche della città circolare. Tali sessioni sono state tenute da docenti delle Università italiane coinvolte e da esperti imprenditoriali.

Sustainable Development Goal #11: Sustainable Cities and Communities
Licenza
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Sustainable Development Goal #11: Sustainable Cities and Communities
Ph by Asian Development Bank (https://www.flickr.com/photos/asiandevelopmentbank/21431218658)
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L’economia circolare nel Mediterraneo. Ricerche europee per una Città-porto circolare

Come Università di Genova abbiamo presentato l’intervento: “L’economia circolare nel Mediterraneo. Ricerche europee per una Città-porto circolare”. Inizialmente è stato riportato il passaggio da economia circolare a città circolare. Come noto l’economia circolare è capace di promuovere la competitività globale, rafforzare la crescita sostenibile e generare nuovi posti di lavoro (EU, 2015 Fact Sheet Circular Economy Package). Fondamentale è chiudere il ciclo di vita dei rifiuti: questi ultimi diventano una risorsa per la crescita sostenibile dell’economia e la riqualificazione intelligente dei territori.
Con Agenda 2030, attraverso l’obiettivo 11, si ha una maturazione di tale concetto che viene esteso alla città, nella quale è auspicabile “un’approccio circolare a livello urbano per un’urbanizzazione inclusiva e sostenibile”. Il contributo presentato si inserisce nella tematica estendendo il concetto da “città circolare” a “città-porto circolare”.
A riguardo sono stati illustrati alcuni risultati ottenuti in progetti europei Interreg V Marittimo Italia-Francia. Un esempio riportato è stato PORT-5R “Gestione sostenibile dei rifiuti in aree portuali” sviluppato nel DICCA - Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica e Ambientale dell’Università. PORT-5R ha previsto l’elaborazione di un "Piano congiunto per la prevenzione, riduzione e smaltimento dei rifiuti marini nei porti" capace di cogliere le specificità delle attività portuali e le diverse tipologie di rifiuti prodotti. Il progetto si è inserito nella logica esistente delle 5R - Ridurre Riutilizzare Riciclare Raccogliere Recuperare - per passare alle 6R: Riduzione dei rifiuti, Raccolta differenziata/Riciclo, Ripensare, Riparare e rinnovare, Riuso degli oggetti ancora utili e Responsabilità!

L'intervento delle prof.sse Pirlone e Spadaro, L’economia circolare nel Mediterraneo. Ricerche europee per una Città-porto circolare

La partecipazione degli studenti

Durante l’iniziativa interessante è stata la partecipazione e la collaborazione attiva che si è creata tra gli studenti partecipanti, tra cui anche quelli del nostro Ateneo. Infatti nell’ambito delle diverse sfide sono stati formati i gruppi con studenti provenienti da università e ambiti disciplinari differenti con l’obiettivo di integrare le competenze e creare pool multidisciplinari.
Alcuni studenti dell’Università di Genova hanno avuto accesso anche alla fase finale nei gruppi sotto riportati:

  • Team RiDisegnamo, Challenge Design di Arup
  • My working hub, Challenge Digital di Cisco
  • Co-working Circolare: il modo di lavorare del futuro, Challenge Digital di Cisco
  • Qube, Challenge Design di Arup

Nello specifico, la Challenge presentata da Cisco ha richiesto di elaborare soluzioni per la creazione di spazi di co-working umani e sostenibili, ma anche rispettosi della privacy e della cybersecurity.
Ad aggiudicarsi la vittoria è stato proprio il progetto “Co-working. Il modo di lavorare del futuro”, che ha immaginato la creazione di uffici del tutto sostenibili, dove gli utenti possono godere di un comodo e semplice sistema di utilizzo degli spazi, attraverso una App capace di regolare ogni aspetto di questi uffici: dall’accesso all’edificio alla possibilità di prenotare per tempo la postazione. In tali spazi, vengono inoltre premiati i lavoratori che implementano comportamenti sostenibili, come il riciclo e, tramite la stessa logica di gamification, vengono incentivati i comportamenti che migliorano la qualità della vita dei lavoratori a cui saranno dedicati degli spazi appositi: area fitness e zone per il giardinaggio.
I vincitori delle diverse challenge sono stati premiati dalle aziende promotrici con opportunità di stage o altri premi.
Tale iniziativa ha rappresentato per i nostri studenti un’occasione per confrontarsi a livello nazionale con altre sedi e con partner industriali sul tema delle città circolari, costituendo altresì un’opportunità verso nuovi sbocchi lavorativi.


Francesca Pirlone è docente di Tecnica e pianificazione urbanistica presso il DICCA e Referente Unige in ambito di Città circolare
Ilenia Spadaro è docente di Tecnica e pianificazione urbanistica presso il DICCA

Immagine di copertina: Foto di Josh Power su Unsplash

di Francesca Pirlone e Ilenia Spadaro