Il diritto costituzionale e le sfide dell'innovazione tecnologica

I temi del convegno

Venerdì 18 e sabato 19 giugno 2021, si è tenuto virtualmente presso il nostro Ateneo il Convegno annuale dell’Associazione “Gruppo di Pisa”, che vanta ormai un trentennio di attività.
La precedente occasione risaliva al 1995, quando il Convegno era stato ospitato nei locali del Polo d’Imperia con la partecipazione anche dell’allora Presidente della Corte costituzionale.
Com’è nel DNA dell’Associazione, anche quest’anno, lo sguardo dei costituzionalisti si è orientato su temi di grande attualità. Si è discusso, infatti, della collocazione del diritto costituzionale di fronte alle sfide dell’innovazione tecnologica.
Il delicato e complesso tema è stato trattato dal punto di vista dei “poteri” nella prima sessione del venerdì, e dal punto di vista dei “diritti” nella seconda sessione dello stesso giorno. Il sabato mattina è stato invece il momento dei bilanci e della sintesi.
Nell’attesa di poter leggere gli atti del Convegno, può, fin d’ora, dirsi del gran numero di partecipanti, evidentemente attratti dalla varietà e ricchezza delle relazioni su argomenti divenuti ormai in maniera diffusa sensibili.
Così è stato posto sotto osservazione, fin dall’introduzione tenuta da Pasquale Costanzo, coorganizzatore assieme a Lara Trucco, il funzionamento dello Stato sotto l’impulso della tecnologia digitale, verificando quale sia stata finora la propensione degli apparati tradizionali, nel senso, cioè, dell’apertura o, al contrario, della resistenza, nei confronti delle innovazioni rese possibili da tale tecnologia.
Dalle relazioni e dal dibattito, è emersa una generale piena disponibilità delle Istituzioni e in genere del milieu politico a trarre il massimo di giovamento dal nuovo scenario in termini di maggiore snellezza delle procedure, di più accentuata trasparenza del momento decisionale e di incremento delle occasioni di partecipazione a beneficio della democraticità dell’ordinamento nel suo complesso.
 

Programma
Il programma del Convegno

La tecnologia come ponte tra cittadini e istituzioni

Sono state oggetto di specifiche riflessioni la particolare attitudine dell’amministrazione a farsi e-government e a rapportarsi con gli amministrati, nel quadro di una specifica cittadinanza digitale; le opportunità offerte dal cd. processo telematico per il miglioramento, incessantemente invocato, dei servizi della giustizia; e, ancora, la presenza di Rete di tutti gli apparati governanti e degli stessi organi di garanzia (come il Presidente della Repubblica e la Corte costituzionale) alla ricerca dell’auspicato ravvicinamento tra apparato e cittadini consentito dal ricorso o alle nuove tecnologie.
Sul piano dei diritti, è stata sempre la dialettica con gli apparati a segnare la linea del dibattito, trascorrendosi ancora dai problemi della giustizia a quelli della privacy, dalla protezione dei diritti sociali alla tutela contro i trattamenti discriminatori, indicandosi, di volta, in volta le opportunità e di rischi insiti nelle applicazioni informatiche, nella presenza sempre più diffusa degli algoritmi del ragionamento giuridico fino a più recenti approdi dell’intelligenza artificiale.
L’offerta di testimonianze tecnologiche dell’Ateneo quali quelle di Gianni Vercelli, e di Davide Anguita, hanno contribuito a dare la misura dell’inescappabile interdisciplinarietà dei temi trattati e della necessità di una sinergia virtuosa tra i saperi a beneficio non solo del progresso tecnico, ma anche della tutela di valori fondanti del nostro ordinamento costituzionale come la dignità e la libertà delle persone.
L’evento è stato arricchito dagli interventi del Rettore, di Luca BeltramettiRiccardo Ferrante e Patrizia Magarò: nessuno di loro si è limitato ai rituali saluti, ma ciascuno ha manifestato piena consapevolezza delle problematiche affrontate dal Convegno, molte delle quali proprie anche dell’Ateneo, come struttura organizzativamente e funzionalmente complessa, che la pandemia ha contribuito per più di un aspetto ad intensificare.