I murales di Elena Zecchin all'Albergo dei Poveri per promuovere la cittadinanza attiva
Ricchezza culturale, progresso sociale, pace, libertà di parola, democrazia, sostenibilità, uguaglianza, diritti umani
Nel mese di novembre 2023, presso la sede universitaria dell’Albergo dei Poveri, nel corridoio al primo piano vicino all’Aula Magna, sono stati installati 8 pannelli murales a cura dell’artista Elena Zecchin, su commissione dell’associazione universitaria Idee Giovani UniGe.
Idee Giovani UniGe, nata nel 2014, è un’associazione universitaria apartitica. I principi maggiormente sostenuti riguardano la lotta alle mafie e la lotta al cambiamento climatico. Nel corso degli anni hanno promosso e aderito a numerose iniziative, volte alla sensibilizzazione nei confronti della lotta alle mafie e all’analisi di queste tematiche.
Quest’anno l'associazione ha deciso di realizzare un progetto di più ampio respiro, con l’obiettivo di lasciare un segno negli ambienti universitari attraverso un’opera artistica che permettesse di smuovere le coscienze di tutte e di tutti.
L’opera realizzata aderisce all’iniziativa #paintUE, che si propone attraverso l’arte di promuovere i principi inerenti alla cittadinanza attiva europea.
Il progetto per la realizzazione dei murales è stato finanziato grazie ai fondi stanziati nell’anno 2022 dall’Università di Genova per le attività culturali studentesche: ogni anno l’Università stanzia una somma da dedicare a progetti di studenti e studentesse che ne fanno richiesta, che vengono poi valutati da una commissione ed eventualmente approvati. L’Ateneo appoggia e sostiene le attività proposte in base al valore culturale delle iniziative e alla numerosità degli studenti potenziali destinatari.
I murales di Elena Zecchin si pongono l’obiettivo di dar voce ad alcuni dei valori fondamentali patrimonio dell’umanità, che l’associazione universitaria Idee Giovani UniGe ritiene siano l’essenza stessa della vita in società.
L’opera è un percorso visivo e concettuale: ciascun pannello è una raffigurazione, secondo la visione dell’artista, dei valori che l’hanno ispirata. Pur essendo rappresentazioni a sé stanti, i singoli pannelli si legano e si richiamano l’un l’altro, così da poter essere osservati compiutamente nel loro insieme. Come, del resto, si può dire dei valori che rappresentano, perfetti in sé, ma che si completano vicendevolmente e traggono forza e vitalità dalla reciproca coesistenza.
La scelta grafica dell’artista è un omaggio al luogo in cui i murales si trovano e alla città di Genova. Le configurazioni geometriche evocano, infatti, le aperture architettoniche dell’Albergo dei Poveri; una scelta con cui l’artista ha voluto valorizzare questa sede universitaria, arteria centrale dell’ateneo genovese. La selezione cromatica richiama invece le molteplici sfumature, visive e concettuali, che caratterizzano l’anima della città.
L’opera si presenta come un affresco multiforme che abbraccia i pilastri fondamentali della società umana.
La ricchezza culturale è stata catturata nella sua complessità, intessendo una trama visiva che riflette la conoscenza, un messaggio universale in grado di abbracciare tutte le culture.
Il progresso sociale viene espresso attraverso i toni vibranti e l’armoniosa composizione visiva, rappresentando la società in costante evoluzione verso un futuro luminoso e inclusivo. Per richiamare questo ideale è stato doveroso scegliere due citazioni di Falcone e Borsellino, i due magistrati simboli della lotta antimafia che hanno combattuto, perdendo la loro stessa vita, per rendere il nostro Stato più giusto.
La pace e la libertà di parola si collocano nel cuore del percorso. Le immagini evocative trasmettono un senso di armonia e di dialogo aperto, sottolineando l’importanza di un mondo in cui le voci di tutti possono risuonare libere e inequivocabili rispetto a ogni costrizione, limitazione o sopruso.
La democrazia viene rappresentata come fulcro centrale dell’idea di società, unico strumento possibile per la realizzazione della libertà intesa nel suo senso più ampio e profondo, evidenziando il ruolo della forza collettiva nella costruzione di una società equa e partecipativa. È sottolineata dall’uso di simboli come la bilancia (emblema della giustizia civica, etica e morale).
La sostenibilità trova espressione attraverso elementi visivi che richiamano la natura e la connessione armoniosa tra l’umanità e l’ambiente circostante. La delicatezza delle linee e l’uso attento dei materiali sottolineano la necessità e l’urgenza di preservare la bellezza del nostro pianeta, mai come oggi così fragile, per le generazioni future.
L’uguaglianza è rappresentata da un ovale che accoglie figurativamente tutte le persone, senza interrompersi, con un graduale cambiamento di colore per ricordare le diversità di ognuno di noi, esso ricorda uno dei cardini fondamentali di ogni società democratica: il rispetto e la comprensione delle reciproche differenze come massima espressione della parità di ogni essere umano.
I diritti umani vengono raffigurati come una catena spezzata rappresentata nell’ultimo pannello che ci ricorda infine come sia sempre necessario lottare per i diritti dell’umanità, senza mai dare per scontata alcuna vittoria.
In sintesi, quest’opera d’arte offre uno sguardo avvincente e profondo su temi di grande rilevanza sociale, mettendo a disposizione uno spazio visivo in cui riflettere sull'impegno collettivo per costruire ogni giorno una società basata sul rispetto di quei valori in grado di unire sotto un unico cielo l’umanità intera.
Infine, sotto ogni pannello si trova una citazione, stampata su un cartellino, che richiama il principio raffigurato sul murales corrispondente. Le citazioni sono a cura dell’associazione Idee Giovani UniGe.
Da un punto di vista tecnico, la realizzazione stessa dell’opera, ispirata dai principi di sostenibilità ed economia circolare, diventa parte del messaggio che si vuole veicolare. Per dipingere sono stati utilizzati pannelli in legno, il materiale a questi fini più sostenibile per il rispetto del nostro pianeta. Quanto alla pittura, la scelta è ricaduta sull’innovativa vernice Airlite, progettata per rimuovere i batteri e migliorare la qualità dell’aria negli ambienti domestici, negli uffici e persino negli ospedali. Una volta applicata, infatti, la vernice Airlite si avvale del processo di fotocatalisi, che consiste in una reazione chimica attivata dalla luce: quando le particelle fotocatalitiche vengono esposte alla luce, instaurano un'interazione con gli agenti inquinanti presenti nell'aria. Nel corso del processo di fotocatalisi, tali particelle agiscono come catalizzatori, accelerando la decomposizione degli inquinanti atmosferici. Ciò consente di ridurre la concentrazione di batteri nell'ambiente, contribuendo al miglioramento della qualità dell’aria e instaurando quindi un circolo virtuoso. Oltre a ciò, la vernice Airlite è progettata con un occhio alla durabilità, riducendo la necessità di frequenti interventi di ritocco e limitando la produzione di rifiuti. La stessa azienda produttrice utilizza energia rinnovabile e impianti a basse emissioni di CO2.
Il progetto dell'associazione Idee Giovani UniGe, approvato e sostenuto dall'Università di Genova con l'intento di lasciare un’impronta viva e visibile all’interno degli ambienti dell'Ateneo che possa veicolare messaggi di alto valore sociale, è stato realizzato grazie alla collaborazione del rettore Federico Delfino, di Maria Linda Falcidieno, docente UniGe di Disegno, di Mauro Maspero, dirigente UniGe dell'Area tecnica, di Roberto Minafra del Settore prevenzione, protezione e gestione delle emergenze di Ateneo e di Stefano Bonabello, referente di edificio, nonché naturalmente dell’artista, Elena Zecchin.