Il Giro d’Italia… il giro di tutti

Il Giro d’Italia… il giro di tutti


CiclistiÈ partito il 96° Giro d’Italia, la “corsa rosa” che dal 4 al 26 maggio attraverserà la nostra penisola, con partenza da Napoli e arrivo a Brescia. Riparte la carovana che appassiona non solo chi ama e pratica il ciclismo, ma tutti indistintamente, dai più piccoli ai loro nonni. Quando passa il Giro, tutto si ferma; la gente si affaccia ai balconi e alle finestre, oppure scende per le strade che si tingono di rosa e aspetta per ore solo per vedere sfrecciare un attimo questi ragazzi capaci di pedalare alla velocità di 60-70 Km/h. Li aspetta per applaudirli, per salutare il proprio campione e incoraggiare tutti gli atleti del gruppo che, bagnati dal sudore, a volte addirittura fradici di pioggia, scalano passi alpini dai dislivelli di migliaia di metri e dalle pendenze difficili da affrontare anche in auto. Il ciclista dilettante, su alcune di queste salite, se si fermasse difficilmente riuscirebbe a ripartire.


I corridori partecipanti sono 207, suddivisi in 23 squadre. Provengono da 54 nazioni e quest’anno, per la prima volta, fanno parte del gruppo anche un cinese e un greco. Il percorso si svolgerà su 21 tappe, per una lunghezza complessiva di 3.454 Km (una media di 164 Km a tappa). Di queste due sono a cronometro individuale e una a squadre; 7 per velocisti; 5 di media montagna; 1 di media montagna con arrivo in salita; 5 di montagna con arrivo in salita.
I protagonisti favoriti alla vittoria finale sono:

  • Bradley Wiggins, (Team SKY), il primo britannico a vincere il Tour nel 2012 e vincitore delle Olimpiadi di Londra nello stesso anno;
  • Rider Hesidal, (Team Garmin-Sharp), il canadese che quest’anno partirà con il numero 1 perché vincitore del Giro 2012;
  • Vincenzo Nibali (Team Astana), il messinese classe ’84 soprannominato “lo squalo dello stretto”: corridore completo, ottimo scalatore, ma sicuramente “il più forte discesista del mondo”, come lo definisce lo stesso Wiggins;
  • Samuel Sanchez (Team Euskaltel-Euska), lo spagnolo forte passista-scalatore che è stato vincitore dei Giochi olimpici di Pechino nel 2008;
  • Cadel Evans (Team BMC), l’australiano di 36 anni che fu maglia gialla al Tour 2011;
  • Michele Scarponi (Team Lampre-Merida), classe ’79, forte scalatore e vincitore del Giro 2011.

Questi sono gli atleti che si contenderanno la “maglia rosa” finale, ma la gara assegnerà anche altre maglie:

  • la maglia rossa, che andrà al leader della classifica generale individuale a punti;
  • la maglia azzurra, che è simbolo del primato nella classifica dei Gran Premi della Montagna;
  • la maglia bianca, che sarà assegnata al miglior giovane (sotto i venticinque anni) nella classifica generale individuale.

Abbiamo provato a indicare i favoriti, ma nel ciclismo nulla può mai essere dato per scontato. Come in tutti gli sport spesso arrivano le sorprese a sconvolgere i piani e a rendere tutto ancora più interessante. Qualche giovane che emerge, qualche ritiro importante... Noi diciamo: “Che vinca il migliore!”, anche se tifiamo per Vincenzo.


Ma torniamo a parlare del Giro, quello di tutti, quello che prima o poi passa sotto casa nostra. E anche quando è lontano, resta sempre vicino al cuore e agli occhi: basta accendere la televisione dalle 14,00 alle 17,30 per seguire la diretta TV di tutte le tappe. Oltre alle splendide immagini riprese dagli elicotteri della Rai, che regalano cartoline indimenticabili della nostra bella Italia, vedremo la gente e i colori che accompagnano il Giro. A volte, in alcune nelle tappe classiche, quelle più dure con arrivo in salita, dove la velocità non supera i 15-20 Km/h, vedremo i ciclisti con centinaia di chilometri nelle gambe passare in mezzo a una folla di spettatori divisi in due schiere, che incitano indistintamente tutti i corridori, qualsiasi sia la loro nazionalità, il colore della squadra o la posizione in classifica. Gente che sale a piedi o in bici già dal mattino e aspetta per ore, anche sotto le intemperie, il passaggio di questi instancabili atleti. Sono ciclisti professionisti, ma sono soprattutto ragazzi che amano uno sport tra i più faticosi in assoluto, che pedalano sotto il sole, la pioggia e a volte anche sotto la neve, come quest’anno alla Milano-Sanremo, dove in molti hanno rischiato il congelamento.


Qualche altra piccola curiosità:

  • l’11esima tappa (15 maggio) celebra la ricorrenza del 50esimo anniversario della tragedia del Vayont (09/10/1963);
  • la 13esima (17 maggio) ricorda la nascita di Giuseppe Verdi;
  • nel corso della 15esima tappa (19 maggio), il Giro sconfinerà in Francia con arrivo al Col du Galibier (dove i ciclisti passeranno davanti al monumento ricordo di Marco Pantani);
  • il corridore meno giovane è Stefano Garzelli, vincitore del Giro 2000;
  • la sigla TV del Giro 2013 è la canzone “Mezza estate” di Cesare Cremonini che canta: “…lascia le finestre aperte/passa il giro per le strade/tutto il resto non conta più…”

Anche a noi piace pedalare, senza pensare all’agonismo, solo per il gusto di stare insieme all’aperto, passando per stradine di montagna, lungo litorali assolati, scendendo ripidi sentieri o raggiungendo borghi medioevali arroccati nel nostro splendido entroterra ligure. Abbiamo così deciso di condividere questa nostra passione con altri colleghi, creando la “sezione ciclismo” all’interno del Circolo Universitario Genovese: strada, MTB e cicloturismo sono le nostre attività.
Per chi avesse voglia di unirsi a noi, magari stimolato dalle immagini del Giro d’Italia…
Vi aspettiamo. Sarà un piacere pedalare insieme.

Paolo Devoli, Roberto Minafra e Stefano Bergamini
Direttivo della Sezione Ciclismo del CUG
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