Cignoswave
Radio Campuswave vince il premio come miglior voce
C'è chi pensa sia questione di fortuna. Gli stessi che, di solito, si limitano a minimizzare, ignorando ciò che di grande possono fare il lavoro duro e l'inventiva. C'è chi pensa c'entri il talento. Solitamente, quelli che di talento se ne intendono. Ma il talento non è solo un dono di natura.
Parliamo di talento, di bravura e di fortuna di ritorno dal Festival delle Radio Universitarie 2015, semplicemente "FRU" per quelli che hanno stabilito una certa confidenza con l'ambiente. Il FRU è un’occasione unica nel corso dell'Anno Accademico in cui i giovani di tutte le realtà radiofoniche universitarie italiane si incontrano, discutono, si divertono e cercano di imparare qualcosa in più, durante una tre giorni sfiancante sì, ma anche colma di soddisfazioni.
Da anni campuswave partecipa attivamente a questa kermesse e, nell'edizione del 13, 14 e 15 marzo scorsi, svoltasi in quel calderone di idee che si fa città e prende il nome di Milano, uno dei momenti clou è stato quello dell’assegnazione del premio alle due "Migliori Voci" delle radio universitarie, da parte di una giuria costituita da professionisti del panorama radiofonico italiano. Ah, il premio è una borsa di studio per frequentare un corso di formazione di alto livello.
Un vero trionfo per tutti i protagonisti ma, soprattutto, per la nostra Università e per il corso di studi in Scienze della Comunicazione del Campus di Savona in particolare. Miglior Voce, infatti, è stata proclamata quella di Federico Salmetti, il Cigno per gli ascoltatori di Campuswave Radio, mentre sul palco della Fabbrica del Vapore, a fare gli onori di casa e a consegnargli il premio, abbiamo ritrovato un altro ex di campuswave, Matteo Di Palma, attualmente speaker a M2O.
Già, campuswave. La radio della nostra università. Una piccola realtà che batte le sue sorelle di ogni parte d'Italia, sorelle che, cenerentolianamente, si dicono più belle in virtù di ascolti e budget ben più elevati. A tutto ciò, però, noi rispondiamo con i risultati, la professionalità e la preparazione. E in questo senso, (s)piace dirlo, non c'è proprio competizione.
Vincere per convincere, dunque. Per portare in alto il nome, e avanti i propositi, di una realtà di cui alcuni ignorano l'esistenza e che altri, ancora, fanno fatica a riconoscere. La radio del campus – dunque dell'Università tutta, voce di Savona, di Genova, della Liguria, degli studenti di un ateneo prestigioso come il nostro – è un progetto irresistibile, realizzato da ragazzi più che mai determinati e appassionati. La radio è sperimentazione, condivisione, interconnessione. È uno stile di vita che speriamo possa conquistare chiunque la ascolti.
Perché campuswave è un fiume in piena, un cantiere sempre aperto, un lancio di dadi. Una scommessa, peraltro vinta, che nasce dalla tesi di laurea e dal lavoro certosino – d'intelletto e fatica – di un paio di studenti, Edoardo Bellanti e Nadia Denurchis, con in testa un'idea e in mano pochi mezzi per realizzarla, lo stretto indispensabile.
C'è chi ci ha creduto, ancora ci crede e ci vorrà credere. Noi tutti, ad esempio.
Ad maiora, campuswave.