Sulle razze, i razzismi e sull’art. 3 della Costituzione
“Razza, razzismo e art. 3 della Costituzione” è il titolo della lectio magistralis tenuta in Aula Magna dal Prof. Carlo Alberto Redi, introdotta dal Magnifico Rettore.
Con la pubblicazione del libro curato insieme con Manuela Monti “No razza, Sì cittadinanza” [Ibis Ed.], Carlo Alberto Redi, docente dell'Università di Pavia e Accademico dei Lincei, ha rilanciato la proposta di eliminare la parola razza dall’articolo 3 della Costituzione.
Comunque la si intenda, come iniziativa concreta o come provocazione, la proposta solleva discussioni di diritto, di prospettiva storica, di contesto linguistico e, ovviamente, di opportunità politica.
Proposta alla quale il Prof. Comanducci si è prestato a fare da interlocutore, sostenendo la posizione a favore del mantenimento della lettera all’art. 3 – trovate una pillola del dibattito nel video disponibile sul nostro canale:
https://www.youtube.com/watch?v=EMsUk-XSOkk&feature=share
Ma serve un richiamo: per aprire la discussione bisogna assumere che tutti siamo consapevoli che la parola razza non ha fondamento scientifico.
In un’Aula Magna gremita di studenti, con docenti e cittadini interessati, Carlo Alberto Redi ci ha ricordato che nessun dato scientifico è coerente con una classificazione discontinua dell’umanità. Al contrario, le conoscenze scientifiche permettono di interpretare le differenze che si osservano tra gli essere umani.
Con il concetto di razza si postula una distinzione in base alla genealogia (l’origine, la stirpe), alla fisionomia (il colore, la morfologia), alla cultura (gli usi, le tradizioni) sulla cui base classificare gli esseri umani.
Ha poco significato quindi cercare una parola alternativa a razza. Il dibattito non è sul termine, ma sulla scelta tra privilegiare le identità e la superiorità di una categoria umana su un’altra, oppure riconoscere le differenze e promuovere l’uguaglianza – che è quanto l’art. 3 stabilisce.
La lotta alle discriminazioni è stata al centro anche dell’incontro “P.In. Pienamente inclusivi – La rete ligure contro le discriminazioni” tenutosi in Aula della Meridiana il 21 marzo nell’ambito della settimana d'azione contro il razzismo. Durante l’incontro è stato presentato l’Atto d’impegno per lo sviluppo e la prosecuzione della Rete Antidiscriminazioni Liguria, al quale ha aderito anche il Comitato per le Pari Opportunità del nostro Ateneo. La sessione “Diversità ed eguaglianza: il dialogo tra diritto e società” è stata un’occasione per tornare sul tema delle razze e dei razzismi, richiamando gli spunti condivisi pochi giorni prima grazie alla lectio magistralis.
Occorrerà tempo, ancora, perché le razze spariscano dal pensiero comune. Affinché i saperi assodati nella comunità scientifica divengano patrimonio effettivo di tutti è necessario favorire le conoscenze e rimuovere gli ostacoli che limitano l’uguaglianza dei cittadini – questa la conclusione dell’incontro con Carlo Alberto Redi, che ci riporta ancora al compito irrinunciabile imposto dall’art. 3.