I nati criminali non esistono

C’era una volta il prof. Cesare Lombroso che credeva nel fatto che un criminale nasca come tale e che i tratti della fisiognomica aiutino a decifrare i caratteri psicologici e morali delle persone. Oggi la ricerca in questo campo si è raffinata e prende in considerazione le esperienze di vita e le caratteristiche genetiche degli individui. Uno studio del prof. Pietro Petrini, neuroscienziato dell’Università di Pisa, svolto in collaborazione con l’Università del New Mexico, ha preso in considerazione ben duemila soggetti colpevoli di reati diversi. Dallo studio emerge che alcune varianti genetiche collegate alle funzioni cerebrali aumentano la vulnerabilità alle condizioni ambientali. Se si nasce e si cresce in un ambiente socialmente degradato e si ha tale predisposizione genetica pare che il rischio di diventare un criminale sia da tre a cinque volte più alto. Come dire che criminali non si nasce. Ma lo si può diventare più facilmente se si è predisposti geneticamente e se le condizioni ambientali ci spingono in quella direzione.


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