Antarctica 2020

Campo base sulla Arctowski Peninsula
Campo base sulla Arctowski Peninsula
Manrico Dell’Agnola, Marcello Sanguineti, Gian Luca Cavalli

Nel 2020 Marcello Sanguineti, Manrico Dell’Agnola e Gian Luca Cavalli hanno realizzato una spedizione esplorativa, alpinistica e scientifica in Terra di Graham, nella Penisola Antartica, la parte più settentrionale del continente.

Durante la spedizione sono state effettuate diverse attività tra cui l'apertura di due vie di ghiaccio, salite scialpinistiche, testing di attrezzature e materiali, campionamento del manto nevoso e realizzazione di un ampio reportage fotografico da cui sono state selezionate le 42 stampe che compongono la mostra ANTARCTICA 2020 ospitata, fino al 24 marzo 2022, al Museo Galata di Genova.

Le attività della spedizione

Attività esplorativa

Ghiacciai e pareti delle isole Booth, Bryde, Rongé, Wiencke e Anwers (canali Lemaire, Peltier e Neumayer e Börgen Bay).

Attività scientifica

Nell’ambito della collaborazione di Marcello Sanguineti, docente di Ricerca Operativa al Dipartimento di informatica, bioingegneria, robotica e ingegneria dei sistemi - DIBRIS dell'Università di Genova, con un progetto del Consiglio Nazionale delle Ricerche: campionamento del manto nevoso partendo dai ghiacciai a livello del mare e a intervalli di quota crescente, per l'analisi della presenza di inquinanti di nuova generazione. Aree di prelievo: isole Two Hammock, Wiencke (ghiacciai di Noble Peak e Jabet Peak) e Anvers (Achaean Range: Mount Français e Mount Agamennon); Arctowski Peninsula: Zeiss Needles Glacier; Rongé Island: Mount Britannia Glacier; Main Peninsula: Mount Guterch, ghiacciai Wiggins e del Mount Scott.

Attività alpinistica

Sono state aperte 2 vie di ghiaccio e misto, su montagne precedentemente vergini:

  • "Via della Seta" (600m, AI4, M4), sulla vetta da noi battezzata "Cima Cocoon" (gruppo degli Zeiss Needles - Arctowski Peninsula) 
  • "Terzo Paradiso" (700m, AI5, M5), sulla Gateway Ridge (Börgen Bay - Anwers Island).

Attività scialpinistica

Sui ghiacciai dei monti Britannia e Scott, su Noble Peak e Jabet Peak.

Test di materiali

Test di capi di abbigliamento prodotti con l’innovativo tessuto in pura seta COCOON del lanificio Botto Giuseppe di Biella, azienda impegnata nella sostenibilità ambientale.

Diario di viaggio

Il prof. Sanguineti racconta le tappe della spedizione.

Attraverso lo Stretto di Drake

Salpiamo da Ushuaia (Argentina) il 1° gennaio, a bordo dello yacht australe Ice Bird. Dopo 2 giorni di sosta a Puerto Williams (Cile), iniziamo il viaggio verso Capo Horn e la traversata dello Stretto di Drake. Largo oltre 800 km e situato ad una latitudine priva di terre emerse, consente alla corrente circumpolare antartica di percorrere il globo in modo ininterrotto, rendendolo uno dei tratti di mare più burrascosi del pianeta. Quasi 5 giorni di tormentata navigazione ci portano in vista delle coste dell’Antartide. Iniziano gli avvistamenti di orche, foche, pinguini, balene…

“Via della Seta”

Ci ancoriamo in una baia di fronte alla Two Hummock Island, con condizioni meteorologiche pessime. Effettuiamo i primi prelievi di campioni. Il 9 gennaio lo Zodiac ci sbarca alla base del ghiacciaio a circa 64° 40.251' S / 062° 34.823' W. Piazziamo il campo base su una piccola scogliera. Il 10 apriamo la “Via della Seta” (600m, AI4, M4), su una punta che battezziamo “Cima Cocoon”. La prima parte segue un couloir di neve e ghiaccio, poi affrontiamo una delicata sezione di misto.

Di fronte alla Two Hammock Island – Antarctica 2020
Di fronte alla Two Hammock Island

Scialpinismo sul Mount Britannia

Dopo essere rientrati sull’Ice Bird, la sera ci ancoriamo di fronte alla Couverville Island. Il 13 lo Zodiac ci deposita a Kerr Point. Dopo la salita scialpinistica al colle a destra del Mount Britannia, abbinata al prelievo di campioni, scendiamo con gli sci in mezzo a ghiacciai che si tuffano in mare.

Da Cape Renard al Neumayer Channel

Il 13 sera navighiamo verso S e gettiamo l’ancora nella Skontorp Cove. Il 14 partiamo verso il Lemaire Channel; dedichiamo la giornata al kayak e alla ricerca di punti di approdo. L’indomani esploriamo il ghiacciaio e le pareti nei pressi del Mount Scott. Per 2 giorni navighiamo nei tratti di mare fra le isole Anvers, Wiencke e Doumer.

Terzo Paradiso

Sono le 8 del 16 gennaio quando lo Zodiac ci sbarca ai piedi della seraccata che precipita nella Börgen Bay, dove un ripido pendio consente di arrivare sul plateau (64°43'48.80" S / 63°30'45.97" W). Dopo 4 ore abbondanti fra seracchi e crepacci arriviamo ai piedi della terminale. Tiri di ghiaccio e misto ci portano alla base di una seconda terminale, che superiamo con passaggi verticali o leggermente strapiombanti e che rappresenta la porta di accesso alle goulotte centrali, su ghiaccio con discrete possibilità di protezione. Arriviamo così a una sezione di misto. I ripidi pendii terminali su neve inconsistente, i funghi e le cornici rendono la proteggibilità molto delicata e richiedono l’uso di fittoni e corpi morti. Nasce così “Terzo Paradiso” (700m, AI5, M5), sulla Gateway Ridge, la più bella delle nostre realizzazioni alpinistiche durante questa trasferta oltre la “fin del Mundo”.

Per il rientro scendiamo e dal versante opposto, sul Hooper Glacier. Dopo ore arriviamo sulla cima di un seracco a picco sul mare, dal quale un’incredibile calata su abalakov ci deposita sugli scogli a filo d’acqua (64°44'03.67" S / 63°33'15.94" W), a non più di un metro dallo Zodiac!

Scialpinismo sulla Wiencke Island e kayak

Girovaghiamo con l’Ice Bird per binocolare pareti e ghiacciai.  Nei giorni successivi effettuiamo altri prelievi di campioni, durante le scialpinistiche a Noble Peak e Jabet Peak. Infine, dedichiamo il 20 gennaio al kayak.

Rientro

La traversata dello stretto di Drake è ancora più tormentata che all’andata, ma riusciamo a superare Capo Horn prima dell’arrivo di una grossa perturbazione. Ci ancoriamo a Puerto Williams e dedichiamo un paio di giorni a trekking e cavalcate. Il 28 salpiamo alla volta di Ushuaia.