Green Jobs & Skills, competenze sostenibili verso la transizione industriale e ambientale
Green Jobs & Skills è un progetto di UniGe e Alfa Liguria per individuare nuove competenze nel settore green.
Si amplia la collaborazione strategica tra Università di Genova e Alfa Liguria con un forte impegno congiunto sulle professionalità e qualificazioni emergenti nel settore green, grazie al progetto Green Jobs & Skills, previsto nelle attività realizzate per conto del Servizio Università e Politiche Giovanili di Regione Liguria nell’ambito del progetto: Il sistema regionale delle professioni.
Lo scorso 18 ottobre 2023 il direttore di Alfa Liguria, Paolo Sottili e il rettore dell’Università di Genova, Federico Delfino hanno siglato la convenzione Green Jobs & Skills per individuare nuove competenze nel settore green. Attraverso la definizione di progetti condivisi di partnership si realizzano le sinergie che consentono di sviluppare i percorsi di eccellenza verso il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030.
"L’obiettivo dell’iniziativa, nata su proposta dell’Università di Genova, è arrivare ad almeno venti qualificazioni da inserire nel Repertorio Ligure, pienamente correlate all’Atlante nazionale e per le quali sia possibile l’individuazione la validazione e la certificazione delle competenze - spiega Paolo Sottili Direttore generale di Alfa Liguria - Ci aspettiamo anche di arrivare a costruire descrittori sia delle otto singole green soft skills da inserire nel Repertorio Ligure sia degli standard formativi per tutte le venti qualificazioni individuate".
La prima fase prevede interviste alle aziende del Consorzio Ticass e del Polo EASS (Polo regionale di ricerca e innovazione “Energia, ambiente, sviluppo sostenibile), partner del progetto, per raccogliere informazioni sui fabbisogni professionali e per identificare nuovi profili, strettamente collegati alla transizione energetica e industriale.
"Nello specifico - prosegue Sottili - l’indagine si concentrerà sul comparto rifiuti (raccolta, trattamento, economia circolare, porto), trattamento acque, trattamento chimico (aziende chimiche e laboratori), energia (produzione, gestione, efficientamento), consulenza ambientale, con un approfondimento nelle aziende coinvolte in processi di transizione energetica e industriale. Contestualmente - continua - intervisteremo anche interlocutori qualificati di UniGe per conoscere nel dettaglio l’offerta formativa, i progetti di ricerca in ambito di sostenibilità aziendale e approfondire aspetti peculiari delle figure identificate".
Una mappatura interna sarà infatti condotta da UniGe per definire nel dettaglio non solo l’offerta formativa attuale e in programmazione sui temi della sostenibilità ambientale e della transizione ecologica ed energetica, ma anche i dottorati e i progetti di ricerca attivi su questi temi.
“La messa in rete delle numerose proposte formative e di progetti di ricerca sui temi della sostenibilità ambientale, di interesse del progetto, permetterà da un lato una migliore valorizzazione dell’offerta attuale e dall’altro la definizione di nuovi percorsi - sottolinea Adriana Del Borghi, Prorettrice alla Sostenibilità dell’Ateneo genovese - che saranno sviluppati per rispondere alle esigenze delle imprese in termini di Green Jobs e per ridurre eventuali gap nella futura offerta formativa rivolta a studenti e studentesse dell’Università di Genova”.
Le ricadute positive del progetto sono molteplici: "sarà possibile identificare percorsi formativi ottimali con formule innovative: corsi di laurea a orientamento professionale, per esempio, o corsi di Istruzione Tecnica Superiore (ITS) di matrice ambientale - aggiunge Sottili - o, ancora, prevedere attività di formazione e assegni di ricerca industriali mirati ai reali fabbisogni delle imprese".
Altrettanto significative le opportunità anche per chi già lavora: "si potranno avviare percorsi di individuazione, validazione e certificazione delle competenze integrati tra Regione Liguria e UniGe per addetti nei settori di riferimento, in particolare per occupati a rischio di esclusione dal mercato del lavoro", conclude.