ANDRZEJ WAJDA ovvero il cinema come dispositivo di memoria e libertà
Incontro introdotto da Laura Quercioli con Marina Fabbri
Intervengono:
Łukasz Paprotny Direttore Istituto Polacco
Elisa Bricco Direttrice Dipartimento lingue e culture moderne
Piero Dello Strologo Presidente Centro Primo Levi
Andrzej Wajda (Suwałki, 6 marzo 1926 – Varsavia, 9 ottobre 2016), regista, sceneggiatore e pittore, è considerato uno dei principali esponenti della scuola polacca di cinema e uno dei massimi registi europei.
Quattro suoi film, La terra della grande promessa (1975), Le signorine di Wilko (1979), L'uomo di ferro (Palma d'oro al Festival del cinema di Cannes nel 1981) e Katyń (2007), sono stati nominati Migliore film straniero agli Oscar; nel 2000 Wajda ha ricevuto l'Oscar alla carriera.
Nei 40 film da lui diretti Wajda ha illustrato un panorama ineguagliabile della storia e della cultura polacca, dei suoi miti, delle sue ambizioni e delle sue sconfitte.
Marina Fabbri è nata a Roma nel 1960; si è laureata nel 1986 in Storia del Teatro ed è specializzata in teatro polacco. Esperta di cinema, è direttrice di Noir in Festival e consulente di importanti manifestazioni come la Mostra del Cinema di Venezia, la Festa del Cinema di Roma e i festival di Toronto, Londra e Wrocław. Dal 1989 è la traduttrice ufficiale del cinema di Kieślowski in Italia.
Autrice di numerose pubblicazioni, ha lavorato in Rai negli anni '90 per Radio3 e Rai3 tv e, come critico cinematografico, per RaiSatCinema (ora Rai Movie) dal 2003 al 2009.
26 marzo 2021
Dalle 14.15 alle 16.00
L'incontro si terrà sulla piattaforma Zoom
ID riunione: 832 0502 0480
Passcode: 118904
Per maggiori informazioni: laura.quercioli@unige.it
Promotore: Dipartimento di Lingue e culture moderne, Istituto Polacco di Roma, Centro culturale Primo Levi - Genova