Capodanno cinese 2024: l'anno del Drago

L’Università di Genova, in collaborazione con il Museo d’Arte orientale E. Chiossone, organizza i festeggiamenti per il Capodanno Cinese (o Festa di Primavera).

Il nuovo anno lunare si apre ufficialmente sabato 10 febbraio 2024 dando il benvenuto all’anno del Drago che, nella cultura cinese, è da sempre simbolo di potere, forza e fortuna.

Capodanno cinese 2024 anno del Drago
(Grafica: Plurale Visual Design)

La responsabile scientifica del progetto, Giovanna Puppin, docente UniGe di Lingue e letterature della Cina e dell'Asia sud-orientale presso il Dipartimento di lingue e culture moderne, spiega come è nata l’idea: «Negli ultimi mesi mi sono sentita chiedere, più volte e da più persone: "Voi organizzate qualcosa per il Capodanno Cinese?". La prima è stata Aurora Canepari, direttrice del Museo d’Arte orientale E. Chiossone di Genova, con la quale condivido la stessa passione per l’Asia Orientale, la stessa formazione cafoscarina e con la quale, in questi anni, abbiamo già attivato dei tirocini per gli studenti e le studentesse di cinese del Dipartimento di lingue e culture moderne. La seconda è stata Christelle Giavarini, docente presso il Centro studi italiani di Genova che, ogni anno, accoglie numerosi studenti di nazionalità cinese del progetto Marco Polo, con l’obiettivo di agevolarne l’iscrizione all’università, al Conservatorio o all’Accademia di Belle arti. UniGe ha firmato una convenzione con il Centro già nel 2019 e, a fine anno scorso, abbiamo organizzato una prima occasione di scambio, non solo linguistico ma anche culturale, tra i nostri studenti. Si è così delineato un progetto che può configurarsi come attività di terza missione e di internazionalizzazione dell’Università di Genova, Ateneo che si riconferma promotore di eventi culturali con particolare attenzione nei confronti delle esigenze di varie “voci” della comunità locale e della città».

Programma

La giornata del 10 febbraio 2024, segnalata anche sul ledwall del Palazzo della Regione in Piazza De Ferrari a Genova con un messaggio di auguri in lingua cinese, si suddivide in due parti, come da locandina allegata:

al mattino...

ore 10:00 – la Danza del Leone eseguita dagli allievi del CIDAO – Centro divulgazione arti orientali di Genova.

ore 10:45 – Dopo i saluti iniziali, un primo percorso tematico guidato, a cura di Aurora Canepari e degli studenti e delle studentesse di lingua e cultura cinese del Dipartimento di lingue e culture moderne.

A seguire, una presentazione sulle tradizioni e i simboli della Festa di Primavera nella pubblicità cinese a cura di Giovanna Puppin.  La mattinata si conclude con la recita di una nota poesia di capodanno di Wang Anshi, a cura dei bambini dell’Associazione culturale Chang Cheng di Genova.

... e al pomeriggio

ore 14:00 – secondo percorso tematico guidato, a cura di Aurora Canepari e degli studenti e delle studentesse di lingua e cultura cinese del Dipartimento di lingue e culture moderne.

ore 15:00 – “Il drago e il divenire stagionale nel pensiero cinese” a cura di Massimiliano Cabella, cultore della materia (Antropologia) presso il Dipartimento di antichità, filosofia e storia - DAFIST dell'Università di Genova.

A seguire, la dimostrazione di kung fu del maestro e degli allievi del CIDAO e l'esibizione degli studenti cinesi del Centro studi italiani di Genova, supervisionati da Christelle Giavarini, con un repertorio canoro e musicale molto caro alla cultura cinese.

16:30 – Tra rulli di tamburo e passi acrobatici, la Danza del Drago, sempre a cura di CIDAO, conclude la giornata di festeggiamenti.

auguri capodanno cinese 2024
(Grafica: Plurale Visual Design)

10 febbraio 2024

dalle 10:00 alle 17:00

Museo d'arte orientale Edoardo Chiossone di Genova
presso Villetta Di Negro
piazzale Giuseppe Mazzini 4, Genova

L'evento è gratuito.

I due percorsi tematici guidati sono soggetti a un numero limitato di posti. La prenotazione è obbligatoria all'indirizzo e-mail: chiossonedidattica@gmail.com (qualora impossibilitati a partecipare, una volta prenotati, si prega di dare disdetta quanto prima).

di Eliana Ruffoni