Come l’università di Genova risponde all’emergenza Covid-19

Da presenza a distanza: la trasformazione della didattica

L’emergenza creata dal Covid-19 ha indotto gli atenei italiani a trasferire online la propria didattica. L’Ateneo di Genova ha messo in campo gli strumenti per svolgere lezioni, commissioni di Laurea ed esami online a fine febbraio. E’ stata un’operazione complessa perché la maggior parte delle didattica tradizionale ha il suo punto di forza nella compresenza di docenti e studenti nell’aula come spazio fisico; è una modalità consolidata da secoli di esperienza rispetto a quella, più giovane, anche se non giovanissima,  mediata dalla tecnologia.   

Nell’Ateneo di Genova, la gestione di questa notevole trasformazione ha coinvolto una pluralità di soggetti: ovviamente i docenti e gli studenti , ma con il supporto degli informatici di CeDIA che hanno garantito l’infrastruttura delle piattaforme di webconference e streming (Teams e Stream), dei metodologi dell’Innovazione Didattica di Ateneo (IDEC) che hanno fornito e forniscono il supporto ai docenti per trasferire online le loro lezioni, dell’e-learning per le attività su AulaWeb [1].

Dal punto di vista storico, in Europa, i primi esempi di FAD (ossia  formazione a distanza) risalgono alla metà del secolo XIX attraverso il sistema postale, poi il sistema televisivo nel XX secolo e infine l’attuale e-learning che non si differenza soltanto per la tecnologia basata sul computer e le reti, ma per i modelli di apprendimento sviluppati appositamente.
Pertanto, la didattica mediata dalla tecnologia (FAD) non è un semplice surrogato di quella in presenza, ha modelli, buone pratiche e possibilità di interazione specifiche e significative.
In questo campo, l’Ateneo di Genova sperimenta e applica l’e-learning in ambiti selezionati già da molti anni.

FAD

I moodle

Solo per dare qualche cenno,  nel 2004 è stata adottata la piattaforma di Ateneo basata su Moodle e chiamata AulaWeb: il nostro portale centralizzato per l'educazione universitaria che, nei suoi primi quattro anni aveva già raggiunto 19.000 iscritti su circa 40.000 studenti totali e ospitava circa un quinto dei corsi dell’ateneo; oggi ospita tutti i corsi, gli studenti e molti altri progetti didattici.

Aulaweb

Moodle [2] è open source ed è attualmente l’ambiente di apprendimento collaborativo più diffuso al mondo, consente di fornire materiale didattico agli studenti e di svolgere molteplici attività che li portino a interagire sia tra loro sia con il docente.
Una decina di anni dopo, nascono ufficialmente i primi corsi blended dell’ateneo con il progetto di educazione a distanza per i corsi di Infermieristica e di Fisioterapia nelle Professioni Sanitarie.  

Cosa significa Blended e perché sono state selezionati questi corsi?
Blended learning si riferisce ad un mix di ambienti d'apprendimento diversi in cui si combina il metodo in presenza con attività mediate dal computer (attività in e-learning).
Gli studenti delle Professioni Sanitarie sono dislocati su tutta la Regione presso i Poli dove svolgono i tirocini pratici per loro essenziali, tuttavia è indispensabile fornire a tutti la stessa preparazione nelle materie teoriche senza costringerli a spostamenti onerosi per la conformazione della Liguria. 

Eduopen

La nascita di EduOpen

Un ulteriore passo significativo è avvenuto nel dicembre 2014 con la fondazione, insieme ad altri atenei italiani, del consorzio EduOpen [3] per fornire MOOC [4], un termine ormai entrato nell’uso comune da quando si sono diffusi i corsi di Coursera [5] fondata da docenti dell'Università californiana di Stanford una decina di anni fa.

I MOOC sono corsi aperti, progettati per essere fruiti a distanza dalla popolazione; ciascuno può individuare argomenti di suo interesse sia per passatempo sia per approfondire conoscenze professionali,  i corsi di EduOpen si propongono di garantire a tutti l’accesso gratuito, senza iscrizioni formali; offrono un panorama di materie che spaziano dall’ambito umanistico a temi tecnologici; l’obiettivo è costruire una rete tra studenti , docenti e tutor che dialogano sui temi scelti in modo condiviso e collaborativo.  

Questa breve carrellata testimonia come l’attuale modalità che l’Ateneo ha messo in campo rapidamente per continuare  la sua attività didattica nasca da strumenti tecnologici e da modelli di utilizzo ben noti nel nostro Ateneo di cui costituiscono un patrimonio significativo che va al di là di un mezzo per superare l’emergenza

[1] http://www.aulaweb.unige.it/

[2] Moodle: acronimo di Modular Object-Oriented Dynamic Learning Environment https://moodle.org/?lang=it

[3] https://learn.eduopen.org/

[4] MOOC (Massive Open Online Courses; in italiano, «Corsi online aperti su larga scala»)

[5] https://www.coursera.org/

 

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Immagine 1 da: https://www.perform.unige.it/component/content/article/27-news/241-avvio-lezioni-online-corso-acquisizione-24-cfu.html?Itemid=101

Immagine 2 screenshot da aulaweb.unige.it

Immagine 3 da: https://learn.eduopen.org/eduopenv2/course_details.php?courseid=143

 

 

di Marina Rui