UniGe con Edunext lancia l'offerta formativa per l'università del futuro
Un nuovo ecosistema digitale per l’alta formazione: inclusività, innovazione e flessibilità al centro della didattica
Il digital education hub Edunext ha inaugurato ufficialmente la sua offerta formativa nell’ambito delle iniziative CRUI-MUR a Didacta Italia (Firenze, 12-14 marzo 2025), segnando un punto di svolta nell’alta formazione italiana. Per la prima volta in ambito nazionale, le università di tradizione entrano nella proposta di un’offerta formativa digitale strutturata e di qualità, aprendo una nuova era per l’istruzione superiore in Italia.
La rete Edunext, che coinvolge 35 università e 5 istituzioni AFAM (Alta formazione artistica e musicale) italiane, è guidata dal Centro Edunova dell’Università di Modena e Reggio Emilia, capofila del progetto, con l’obiettivo di modernizzare e rendere più accessibile l’istruzione superiore, attraverso un modello innovativo basato sull’integrazione di educational clusters, open badges e programmi blended intensive.
L'evento di lancio
L’evento di presentazione si è tenuto a Firenze, in una sala gremita di partecipanti, con Claudia Bellini, docente Unimore di didattica e pedagogia speciale, a introdurre i lavori e moderare la sessione. Erano presenti il rettore dell'Università di Modena e Reggio Emilia, Carlo Adolfo Porro, il direttore generale dell'Università di Modena e Reggio Emilia, Luca Chiantore, e Tommaso Minerva, docente Unimore di statistica e coordinatore scientifico del progetto, che ha illustrato nel dettaglio il modello didattico e l'offerta formativa di Edunext.

Un’offerta formativa all’avanguardia
L'offerta formativa prevede l’attivazione di 46 corsi di laurea per l’anno accademico 2025/2026, suddivisi in:
- 7 lauree
- 7 diplomi accademici triennali
- 25 lauree magistrali
- 7 corsi di laurea in lingua inglese
I corsi sono progettati per garantire flessibilità e qualità, combinando didattica mista (presenza e online) con strumenti avanzati di apprendimento e valutazione digitale. I contenuti didattici verranno erogati in tre lingue – italiano, inglese e spagnolo – utilizzando strumenti avanzati di intelligenza artificiale per la traduzione e l’adattamento dei materiali.
L’introduzione degli educational clusters consente studenti e studentesse di acquisire competenze trasversali e specialistiche, certificate attraverso il sistema di open badges, riconosciuto a livello europeo. Inoltre, il modello blended intensive prevede periodi di studio online integrati con settimane intensive in presenza, favorendo l’interazione e la collaborazione interuniversitaria.
Il modello didattico ECOBI
Alla base dell’offerta formativa di Edunext si trova il modello ECOBI (Educational Clusters, Open Badges, Blended Intensive Program), un paradigma innovativo che combina tre elementi chiave:
- educational cluster: percorsi modulari flessibili che raggruppano più insegnamenti affini per garantire una formazione multidisciplinare e interdisciplinare
- open badge: certificazioni digitali delle competenze acquisite, che permettono agli studenti di costruire un e-portfolio riconosciuto a livello europeo
- blended intensive program: un modello di apprendimento che combina attività online con sessioni intensive in presenza, favorendo lo scambio interuniversitario e la cooperazione internazionale
Grazie all’approccio ECOBI, studentesse e studenti potranno personalizzare il proprio percorso formativo, acquisendo micro-credential spendibili nel mondo del lavoro e dell’alta formazione.

Tavola rotonda sul futuro della formazione digitale
Dopo la presentazione dell’offerta formativa, si è svolta una tavola rotonda, sempre moderata da Claudia Bellini, cui hanno partecipato Giovanni Betta, presidente della Commissione didattica del CUN, Massimo Tronci, componente del Consiglio direttivo di Anvur, e Alessio Ancaiani, dirigente dell'Area valutazione delle istituzioni della formazione superiore di Anvur.
L’incontro è stato uno stimolante momento di approfondimento sull’innovazione digitale nella didattica universitaria. Per le istituzioni di settore è fondamentale garantire uno standard qualitativo elevato anche nei percorsi formativi che prevedono l'utilizzo delle nuove tecnologie digitali. Un impegno che, dalla progettazione all'accreditamento di un nuovo corso di laurea, richiede un approccio responsabile che sappia valorizzare le opportunità offerte dalle innovazioni tecnologiche senza trascurarne i limiti.

Conclusione e prospettive future
L’evento si è concluso con la presentazione di alcune iniziative formative da parte dei pro-rettori presenti di atenei aderenti alla rete, che hanno illustrato progetti innovativi e percorsi didattici in linea con il modello Edunext, sottolineando l’importanza della cooperazione tra gli atenei per la crescita dell’istruzione digitale in Italia.
Con l’avvio della nuova offerta formativa, la rete Edunext coinvolge oltre 700.000 studenti e 25.000 docenti e ricercatori, promuovendo l’internazionalizzazione e la cooperazione tra le università. La roadmap prevede, inoltre, lo sviluppo di nuove micro-credential e il potenziamento dei contenuti digitali, con particolare attenzione alla formazione continua e all’integrazione delle tecnologie emergenti nell’insegnamento.
«Edunext rappresenta un cambiamento radicale nel modo di collaborazione tra atenei al fine di far evolvere la formazione universitaria caratterizzata da elevati livelli qualitatitivi – ha dichiarato Carlo Adolfo Porro, rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia, capofila del progetto. – Il nostro obiettivo è creare un ecosistema di apprendimento inclusivo, innovativo e in grado di preparare gli studenti alle sfide del futuro».
Luca Chiantore, direttore generale dell'Università di Modena e Reggio Emilia, ha aggiunto: «L’innovazione tecnologica è al centro del progetto Edunext. L’integrazione di strumenti avanzati di intelligenza artificiale, ambienti di apprendimento interattivi e soluzioni digitali di ultima generazione ci permette di offrire un’esperienza didattica flessibile e di qualità, in grado di rispondere alle esigenze di una società in continua evoluzione».
Il coordinatore scientifico di Edunext, Tommaso Minerva, ha sottolineato: «Il modello ECOBI, adottato dalla rete Edunext, integra il meglio delle metodologie digitali e tradizionali, offrendo a studenti e studentesse un’esperienza di apprendimento unica e riconosciuta a livello internazionale. Questo progetto rappresenta un passo avanti significativo nell’innovazione della didattica universitaria».
Fabrizio Bracco, coordinatore del progetto Edunext per l'Università di Genova e delegato del rettore all'innovazione didattica e al faculty development ha dichiarato: «L’Università di Genova continua a innovare la propria offerta formativa con il corso di laurea magistrale in Management for energy and environmental transition (MEET) e il corso di laurea in Scienze e culture agroalimentari del Mediterraneo. Questi percorsi formativi rispondono alle sfide globali legate alla sostenibilità e alla transizione ecologica, preparando professionisti con competenze interdisciplinari e visione strategica.
Grazie alla collaborazione con Edunext, il nostro Ateneo rafforza il proprio impegno nell’adozione di modelli didattici flessibili e innovativi. L’integrazione della didattica blended, che combina momenti in presenza con l’uso avanzato di strumenti digitali, garantisce un apprendimento di elevata qualità, accessibile e interattivo. Questa metodologia consente agli studenti e alle studentesse di sviluppare competenze pratiche e teoriche in modo efficace, adattandosi alle diverse esigenze formative e professionali.
La formazione a distanza, se erogata secondo criteri rigorosi di qualità didattica, rappresenta un’opportunità straordinaria per ampliare l’accesso all’istruzione superiore senza comprometterne il valore. L’Università di Genova, con il supporto di Edunext, promuove un’educazione universitaria moderna, inclusiva e orientata al futuro, garantendo una preparazione solida e riconosciuta a livello internazionale».
