L'inviato speciale Giammarco Sicuro in UniGe con il gruppo di studio internazionale sul processo di integrazione dell'Ucraina nell'Unione Europea. Il plauso del Console Generale Kartysh
L'inviato speciale RAI Giammarco Sicuro ha incontrato studentesse e studenti del corso di Diritto tributario dell'Università di Genova per condividere esperienze e testimonianze degli oltre duecento giorni trascorsi al fronte nel Donbass e nel sud dell'Ucraina.
L'incontro è stato organizzato dai docenti Alberto Marcheselli, Francesco Farri e Oksana Muzyka Stefanchuk, con il coordinamento del prorettore all'internazionalizzazione, Fulvio Mastrogiovanni, e della direttrice del Dipartimento di giurisprudenza, Gisella De Simone, nell'ambito delle attività del gruppo di studio internazionale costituito dall'Università di Genova con l'Università nazionale Taras Ševčenko di Kyiv e l'Università nazionale accademia Mohyla di Kyiv sul tema dell’integrazione dell’Ucraina nell’Unione Europea.
Il giornalista ha condiviso con la comunità studentesca il ricordo di Mosca nei primi giorni dell'invasione, durante i quali ha assistito alla capillare repressione del dissenso e ha personalmente rischiato l'arresto a causa del suo lavoro di reporter. Ha poi ricordato l'esperienza, toccante, dell'incontro con il direttore dell'orfanotrofio di Kherson, città invasa dalle truppe russe e successivamente liberata dall'esercito ucraino. Il direttore dell'istituto ha assistito in prima persona al rapimento delle bambine e dei bambini ospitati nella struttura, cui ha fatto seguito la deportazione in territorio russo e l'impossibilità di ottenere più alcuna notizia sul loro destino.
Questo è uno degli episodi che ha indotto la Corte penale internazionale a spiccare un mandato di cattura internazionale a carico del presidente russo.
Il racconto di Sicuro si è concluso con la descrizione di come il direttore dell'orfanotrofio sia riuscito a salvare quindici bambini dal rapimento, nascondendoli al momento dell'irruzione dei soldati russi.
L'iniziativa del gruppo di studio internazionale "The Integration process of Ukraine into the European Union" ha ricevuto il plauso formale da parte del Console Generale d'Ucraina a Milano, Andrii Kartysh. Nella sua lettera all’Università di Genova si legge: «Genova è un esempio nel mondo, dalla cui parte vogliamo stare. Genova non ha esitato a dare una mano; il suo supporto si è manifestato in molteplici nobili forme e iniziative. Tra queste, l'iniziativa dell'Università di Genova che vogliamo qui ricordare, che rappresenta per noi un forte segno di amicizia. La costituzione, mediante il presente gruppo di studio, di una comunità accademica congiunta italiana e ucraina rappresenta per i partecipanti ai lavori un motivo di crescita e di condivisione, la possibilità di riflettere insieme sul futuro dell'Ucraina e dell'Europa, rafforzando la consapevolezza dei valori fondativi del nostro vivere civile, così duramente messi alla prova dall'invasione subita dall'Ucraina. La mia speranza è che le generazioni future continuino ad avere fiducia nel diritto e nella giustizia; che possano confrontarsi senza ricorrere alle armi; che sappiano collaborare, in gruppi internazionali, come nell'esempio di Genova, per affrontare argomenti e sfide globali che meritano un immediato e congiunto intervento». Il Console ha quindi espresso «l'augurio che l'esperienza del gruppo di studio internazionale possa portare frutti di crescita nella dedizione ai valori che abbiamo in comune».
Il gruppo di studio si è inserito in un percorso di integrazione già da tempo avviato dal Dipartimento di giurisprudenza dell'Università di Genova, che fin dall'inizio del conflitto ha offerto ospitalità accademica a Ievgeniia Kopytsia, docente della Yaroslav Mudryi National Law University di Kharkiv. La professoressa continuerà a collaborare con il dipartimento genovese dalla prestigiosa Università di Oxford, che le ha conferito una fellowship biennale per proseguire le sue ricerche sulle sfide del cambiamento climatico e della transizione globale a zero emissioni nel complesso e tumultuoso contesto del mondo contemporaneo.