Lucio Fulci – Le origini dell’horror

Lucio Fulci – le origini dell’horror


Copertina del libro Lucio Fulci - le origini dell'horrorIl 13 dicembre del 2012 con 110 e lode presso l'Università di Genova ho conseguito la Laurea Magistrale in Scienze dello Spettacolo Dams, indirizzo Lettere e Filosofia, con la tesi “Lucio Fulci – le origini dell'horror”. Il relatore Saverio Zumbo, docente di Cinema, e il correlatore Roberto Trovato, docente di Drammaturgia, hanno creduto nel mio progetto sostenendomi ed accompagnandomi con fiducia, entusiasmo e grande professionalità sino al conseguimento della laurea. Nella tesi, analizzando con scrupolo e rigore il lavoro, le opere, i film di Lucio Fulci, spiego perché debba essere considerato, anche in Italia, un regista di spessore, estremamente moderno ed innovatore.


La critica nostrana, a differenza di quella di tanti altri paesi d'Europa e di altri continenti dove Fulci non si discute e sempre di più è studiato e considerato “maestro geniale dell'horror”, si è accorta di lui molto tardi. Sino agli inizi degli anni '90, infatti, con miopia lo considera un regista di second'ordine. Poi quando in America l'icona Quentin Tarantino pubblicamente lo rivaluta dichiarando che ha imparato molto proprio da Fulci, anche la stampa made in Italy, obtorto collo, comincia a rivalutarlo. Come si può contraddire il regista di Pulp Fiction e Le iene se continua a ripetere che nei suoi lavori spesso si ispira proprio al regista romano?


In Germania, Francia, America, Inghilterra, Lucio Fulci era considerato un autore di culto già dal '66, dopo l'uscita nelle sale del western Tempo di Massacro. Lavorò con attori importanti come Franco Nero e Florinda Bolkan. Dietro la macchina da presa un talento sperimentale senza uguali. Dal '66 al '78 Fulci filma decine di pellicole sviscerando vari generi sino poi a sfociare nell'horror. I libri, i giornali, le riviste, i video che parlano di lui, che gli dedicano copertine si moltiplicano anno dopo anno. Soprattutto di lingua inglese, francese, tedesca. Nella tesi di laurea analizzo il percorso poetico ed artistico di Fulci ricercando gli indizi horror che l'hanno portato ad essere un regista di culto e sperimentale. Nell'analizzare i suoi film, dallo storico all'erotico, dal western al thriller, c'è sempre un filo rosso che li unisce. Ogni pellicola mi pare un pendolo implacabile che scandisce un'inedita “cronologia della violenza”. Film apparentemente slegati tra loro sono invece saldamente connessi da immagini ricorrenti, estremamente crudeli, da cifre stilistiche che sono il marchio di fabbrica del regista. Le zoomate ossessive sugli occhi, piani sequenza che bruciano il respiro, la ripresa diretta della violenza senza il minimo scatto sono particolari immediati che rendono riconoscibile ed unico Fulci.


Mentre scrivevo sin dai primi capitoli cresceva in me il desiderio, terminato il Dams, di riuscire a pubblicare la tesi. Alla Fiera del Libro di Imperia dello scorso anno ho incontrato l'editore Gordiano Lupi, gli ho parlato del mio progetto. Gli è piaciuto e mi ha proposto, una volta laureato, di fargli avere lo scritto. Così è stato, la mia tesi quest'anno è così diventata un libro, “Lucio Fulci – le origini dell'horror”, che il 1 giugno 2013 ho presentato alla Fiera del libro di Imperia. È piaciuto, sta avendo successo non solo tra parenti ed amici, ma anche all'esterno, anche su internet, su facebook. Questo, lo confesso, mi stimola ed incoraggia a continuare a scrivere.

Francesco Basso
Laureato nel corso di Laurea Magistrale in Scienze dello Spettacolo Dams
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