La scienza ispirata dai Beatles

I Beatles sono stati un fenomeno culturale e di costume talmente potente da travalicare i confini della musica e dell’arte arrivando a influenzare in qualche modo anche la cultura scientifica. Qualche esempio? Per preparare i loro studenti universitari all’esame di fisica due professori del MIT di Boston hanno composto “the Relativity song”, un testo che scorrendo sulle note della celebre Yellow Submarine narra una storia della scienza che parte dalla misura seicentesca della velocità della luce e arriva a noi. All’Università di Nottingham invece i simboli matematici di una serie di complicate equazioni sono stati sostituiti dai nomi dei favolosi quattro: John, Paul, George e Ringo. Ma l’esempio più celebre viene dalla paleoantropologia: nel 1974 Donald Johanson battezzò “Lucy” il fossile dell’allora più antico ominide mai rinvenuto ispirandosi dichiaratamente alla canzone “Lucy in the sky with diamond”. Ma l’elenco potrebbe continuare: perfino la TAC deve qualcosa ai Beatles. Venne infatti realizzata da uno scienziato, poi divenuto in seguito Premio Nobel, che vinse una borsa di studio istituita dalla EMI grazie agli incassi del White Album del 1968. Ricordiamocelo se qualcuno dovesse chiederci se sappiamo chi erano i Beatles.


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