Design circolare per la bio-innovazione verso città climaticamente neutrali

Come creare design circolare per raggiungere l'obiettivo di città climaticamente neutrali? Il Dipartimento Architettura e Design dell'Università di Genova fa parte di una rete internazionale di bio innovazione e formazione continua: l'Innovation Alliance CiD

L'Innovation Alliance CiD riunisce su una piattaforma unica: università, enti per la formazione continua, centri di ricerca, aziende, associazioni e organizzazioni civili, incubatori d’impresa e startup, al fine di creare un ecosistema di innovazione per la creazione collettiva di conoscenza e per accelerare il trasferimento della ricerca e dell'innovazione all'istruzione.

Con un approccio multidisciplinare, l'Innovation Alliance CiD affronta il divario di competenze e conoscenze nei settori dell'architettura, del design urbano e del design di prodotti e servizi, offrendo un modello radicalmente nuovo su come connettere il design alla circolarità e alla trasformazione urbana.

L'Osservatorio locale CID Genova

Il 21 febbraio 2024, l'Università di Genova, ha ospitato un incontro di mappatura collaborativa e attività di coprogettazione con l'Osservatorio locale CID Genova. L'evento si è occupato di mappare i gap di competenze e i profili formativi rivolti ai giovani designer di prodotti e servizi, al fine di favorire la creazione di posti di lavoro su nuove possibilità imprenditoriali in linea con i principi dell'economia circolare e dell'innovazione bio-based verso città climaticamente neutrali.

Durante l'incontro Next Skills for Circular Design, il team CID di UniGe ha dedicato parte dell'incontro ad attività collaborative miste per identificare le lacune e le competenze necessarie per formare i futuri designer circolari.

I problemi dell'ambiente costruito

L'ambiente costruito è al centro degli sforzi globali per limitare e affrontare i cambiamenti climatici. Quasi il 40% delle emissioni di CO2 a livello mondiale proviene dalla costruzione, dall'uso e dalla demolizione degli edifici (ONU 2020), e un numero ancora maggiore è legato alla mobilità e agli strumenti di uso quotidiano di una popolazione urbana in aumento.

Il 36% dei rifiuti totali generati in Europa proviene dalla costruzione e dalla demolizione di edifici (Eurostat 2020), una triplice sfida per l'obiettivo della neutralità del carbonio: lo spreco di energia consumata per la produzione e poi per la demolizione, l'uso di risorse finite e a base di carbonio e l'energia sprecata nei trasporti. Non da ultimo, la volatilità del mercato, l'aumento dei prezzi, i tagli alle forniture e alle linee di produzione ci spingono a razionalizzare e reinventare il modo in cui diamo forma e trasformiamo l'ambiente costruito.

Per raggiungere la resilienza delle comunità dobbiamo occuparci non solo dell'efficienza energetica e delle risorse (IRP 2020), ma anche dei processi complessivi di produzione e trasformazione degli edifici e delle città.

Innovation Alliance CiD

Cos'è il circular design?

Il design è in prima linea per realizzare città ad impatto zero e climaticamente neutrali in tutta Europa, la transizione verde e resiliente ecologica: quali contesti principali di vita e luoghi del cambiamento sociale.

L'economia circolare offre percorsi d’innovazione per i settori creativi del design attivi in questa transizione e rappresentano campi d’applicazione importanti per muovere il cambiamento culturale e l'inclusione sociale.

Con un approccio multidisciplinare, l'Innovation Alliance Circular Design (CiD) affronta il divario di competenze e conoscenze nella formazione per i settori dell'architettura, del progetto urbano e del design di prodotti e servizi, offrendo un modello radicalmente nuovo su come collegare il design alla circolarità e alla sostenibilità urbana. Contribuisce al raggiungimento degli obiettivi del New European Bauhaus di fondere creatività, arti e tecnologia per il Green Deal.

Il circular design si concentra sul tema della bio-innovazione per l'ambiente costruito nelle sue diverse applicazioni e scale, avendo come principio la valorizzazione dello spreco delle produzioni e il riciclo di materiali provenienti da altri settori per la definizione di ecosistemi regionali e l’applicazione di nuovi materiali su edifici, sistemi di costruzione e innovazione delle produzioni.

Le competenze verdi, digitali, di resilienza e imprenditoriali nel circular design sono sviluppate attraverso un ecosistema di innovazione che riunisce gli attori rilevanti degli istituti di istruzione superiore e di formazione professionale con il più ampio ambiente socio economico (centri di ricerca, comuni, imprese, cittadini). L'alleanza sviluppa l'innovazione nell'educazione al circular design, promuovendo l'imprenditorialità nel mondo accademico, con un acceleratore e programmi di formazione continua per l'aggiornamento dei profili emergenti nel mercato del lavoro e consentendo la creazione di start-up verdi.

Innovation Alliance CiD

L'Innovation Alliance CiD apre un metodo di confronto transnazionale con 11 partner provenienti da 8 paesi europei. Importanti e innovativi fornitori di istruzione e formazione:

  • Leibniz University Hannover (LUH) con l’Istituto di Urban Design and Planning, 
  • Institute of Advanced Architecture of Catalonia (IAAC) con l’Advanced Architecture group, 
  • University of Genova (UNIGE) con il Team di ricerca di Product and Service Design,
  • ARCES esperto nella rete di centri di formazione professionale ASSOFOR.

Tra i partner imprenditoriali attivi nel mercato del lavoro ed esperti in competenze verdi direttamente coinvolti nel progetto e utili alla definizione di osservatori per gli ecosistemi dell'innovazione si annoverano:

  • ACE Architects’ Council of Europe rappresenta gli interessi delle PMI europee di architetti e sostenendo l'accreditamento e la qualificazione professionale
  • Materiom come creatore di una piattaforma che utilizza i bio-materiali nella progettazione,
  • Architekturos Fondas Vilnius/Lithuania attiva nella formazione per la cultura edilizia e partner della rete Future Architecture cofinanziata da Creative Europe,
  • Business Inkubaator in Tallinn (TEI), un centro di successo per lo sviluppo imprenditoriale delle PMI nelle industrie culturali e creative. 

Altri quattro partner completano con competenze specifiche:

  • ALDA Europe ONG di +500 comuni e organizzazioni della società civile attive per la sostenibilità,,
  • ERSILIA come partner esperto di consulenza e valutazione, 
  • Dipartimento di Scienze Bio-Agroalimentari del Consiglio Nazionale delle Ricerche (DiSBA-CNR) la più grande organizzazione italiana di Ricerca e Tecnologia,
  • Ellen MacArthur Foundation, riconosciuta a livello mondiale per aver guidato la transizione verso un'economia circolare.
di Claudia Ferretti