Stagione di funghi, non solo da mangiare

I funghi sono organismi straordinari e ancora poco conosciuti. Per lungo tempo sono stati erroneamente classificati come “piante imperfette”, ma in realtà presentano numerose affinità con il regno animale, sebbene siano privi di capacità locomotoria. Da relativamente poco tempo si parla del regno Fungi, un gruppo estremamente eterogeneo che include organismi come i pregiati porcini, le muffe microscopiche e ubiquitarie, fino ai ricercati tartufi.

I funghi sono presenti ovunque, nell’acqua, dolce e salata, nell’aria, nei suoli, in tutti gli ambienti e, dopo gli insetti, sono gli organismi maggiormente diffusi sul nostro pianeta. Pur occupando ambienti molto diversi e assumendo forme varie, tutti i funghi condividono alcune caratteristiche fondamentali: la riproduzione tramite spore e la presenza di micelio, una rete filamentosa che costituisce la parte vegetativa dell’organismo.

Nonostante il loro ruolo cruciale negli ecosistemi, i funghi sono stati a lungo trascurati dalla scienza, motivo per cui oggi molto resta ancora da scoprire su di loro. L'uomo, però, li conosce e utilizza da millenni, soprattutto per il loro valore alimentare: funghi come porcini, colombine, amanite e tartufi erano apprezzati già ai tempi dei Romani. Tuttavia, sono meno noti al grande pubblico altri impieghi dei funghi, ad esempio in ambito biotecnologico o perfino nelle scienze forensi.

L’Università di Genova vanta una lunga tradizione negli studi micologici, che prosegue nel tempo, risalente almeno al 1864, quando Giuseppe De Notaris, uno dei più importanti micologi italiani, divenne il terzo rettore dell’ateneo.

Oggi, i micologi del Dipartimento di scienze della terra, dell'ambiente e della vita - DISTAV proseguono questa importante eredità con ricerche sempre più orientate all’applicazione concreta della micologia. Tra i principali ambiti di studio:

  • la micodiversità e la conservazione dei funghi;
  • i funghi impiegabili nel biorisanamento e nel ripristino ambientale;
  • i funghi biodeteriogeni, ovvero responsabili del deterioramento in diversi contesti come quello dei beni culturali, ma anche patogeni opportunisti per uomo e animali;
  • l’utilizzo dei funghi nelle indagini forensi, ad esempio per la determinazione dell’epoca del decesso in contesti investigativi.

Queste ricerche dimostrano come i funghi, ben oltre il loro uso alimentare, siano risorse preziose per la scienza, la tecnologia e la tutela dell’ambiente.

All'Università di Genova, gli insegnamenti inerenti la micologia fanno parte dell'offerta formativa di corsi di laurea (Scienze ambientali e naturali, Scienze biologiche, Scienze e culture agroalimentari del Mediterraneo) e corsi di laurea magistrale (Global change e gestione sostenibile della natura, Biologia applicata e sperimentale, Biologia ed ecologia marina, Metodologie per la conservazione e il restauro dei bei culturali).