Studiare, e non solo, in un GiuBox

12 Febbraio, 2024

C’è una novità, dedicata a tutta la comunità UniGe, per studiare e socializzare: dal 19 febbraio 2024, al primo piano della biblioteca di Giurisprudenza, il Sistema Bibliotecario di Ateneo e la Biblioteca della Scuola di Scienze sociali aprono GiuBox, uno spazio di concezione innovativa che si ispira alla tradizione anglosassone dei learning centre e degli idea store: luoghi “terzi”, ovvero neutrali, informali e confortevoli, dove le attività di studio e ricerca si integrano con opportunità di incontro e socializzazione.

Da sempre in America e in Nord Europa la biblioteca è collocata al centro del campus e, oltre a offrire tutte le risorse documentarie necessarie, costituisce un punto di aggregazione, favorendo lo scambio e la contaminazione culturale fra i diversi componenti della comunità accademica.

GiuBox è un luogo alternativo aperto a tutti, per studiare e lavorare anche in gruppo, incontrarsi con i bibliotecari per momenti di approfondimento sui servizi, rilassarsi fra una lezione e l’altra.

Disposto su circa 70 mq di ampiezza, lo spazio è stato attrezzato con arredi di vario genere, creando diverse aree funzionali da utilizzare in modo flessibile secondo le diverse esigenze dell’utenza: tavolini componibili e consolle con sedie, poltroncine, panche imbottite, pouf, cuscini, uno schermo a parete. Il tutto realizzato grazie all’investimento del Sistema Bibliotecario di Ateneo nell’ambito di progetti SBA per la riqualificazione di spazi dedicati allo studio.

GiuBox è intitolato alla memoria di Alberto Petrucciani, docente di biblioteconomia che iniziò la sua carriera come bibliotecario a Giurisprudenza negli anni ’80.

Nicoletta Dacrema dichiara: «Nella mia duplice veste di prorettrice vicaria e di presidente del Sistema Bibliotecario di Ateneo sono lieta e orgogliosa che l’Università di Genova oggi possa offrire uno spazio innovativo di aggregazione all’interno di una sua biblioteca, sul modello dei campus anglosassoni.
La formula di uno spazio vivo e da vivere insieme, in un contesto informale, all’insegna della integrazione e della interazione, è ora una realtà concreta che crea valore per il nostro Ateneo e che, soprattutto, risponde a un ampliamento dei servizi che UniGe intende offrire alla comunità accademica in modo sempre più convinto.
Ritengo sia molto importante che studentesse e studenti, ricercatrici e ricercatori, e personale tecnico amministrativo e bibliotecario abbiano a disposizione un ambiente confortevole, capace di unire, dove alternare allo studio e alla ricerca, momenti di dialogo, di socialità da cui far nascere amicizie e anche relazioni di ricerca e idee innovative. Uno spazio che faccia sentire tutti parte di una grande comunità.
Il mio ringraziamento particolare va a tutto il personale dello SBA che ha fortemente promosso e portato avanti questa sfida».