La galleria dei trionfi d'Amore: la galleria-biblioteca dell'Università di Genova

La galleria dei trionfi di Amore: l'Arte a 360 gradi!

In quale altra biblioteca esiste un così evidente legame tra i volumi consultabili e la biblioteca stessa dove essi trovano collocazione?  
Nella Galleria dei trionfi di Amore, oggi biblioteca del Dipartimento di Italianistica, Romanistica, Antichistica, Arti e Spettacolo (DIRAAS) della Scuola di Scienze Umanistiche UniGe, che si trova nel Palazzo Balbi-Senarega in Via Balbi al numero civico 4, è evidente il dialogo continuo tra la Storia dell’Arte studiata sui libri e la realtà che circonda i fruitori della biblioteca stessa. 

L’immersione totale nella Storia dell’Arte

Nella splendida galleria-biblioteca la consultazione di tantissimi e magnifici volumi specializzati nel settore si alterna a possibili pause contemplative di osservazione della realtà dell’ambiente circostante in cui studenti, studiosi, visitatori e tutti coloro che frequentano la biblioteca si trovano immersi: qui, semplicemente alzando lo sguardo, possono osservare gli splendidi affreschi di tematica amorosa che spiccano sulle pareti e sulla volta del soffitto. In questo suggestivo ambiente l’immersione nella Storia dell’Arte è totale, mentale e fisica allo stesso tempo ed è proprio questa caratteristica a rendere questo luogo di studio davvero unico e speciale
 

"Omnia vincit amor et nos cedamus amori" è il motto virgiliano riportato sopra il finestrone che dà sul terrazzo

Cenni storici e pillole di curiosità artistiche

La splendida galleria venne affrescata a fine Seicento da Gregorio de Ferrari (con l’aiuto del figlio Lorenzo) probabilmente in occasione delle nozze di Francesco Maria Balbi II con Clarice Durazzo nel 1693; proprio per questo motivo la tematica degli affreschi di tutto l’ambiente è amorosa: “l’Amore vince ogni cosa e noi cediamo all’amore” è il famoso motto di Virgilio, tratto dalle Bucoliche, fulcro narrativo di tutte le vicende affrescate nella galleria. Il motto virgiliano “Omnia vincit Amor et nos cedamus amor” si staglia sopra la porta verso il terrazzo e diventa il tema principale di tutti gli episodi affrescati nella galleria-biblioteca: episodi mitologici e letterari amorosi si succedono uno dopo l’altro in una narrazione continua che coinvolge lo spettatore nelle tante storie narrate. Tra i numerosi episodi affrescati da Gregorio de Ferrari spicca il “Ratto di Elena” da parte di Menelao (sopra la porta d’ingresso della galleria); più avanti tra le altre scene raffigurate è rappresentata “Arianna che si unisce in sposa al dio Bacco”, consolata infatti da Bacco dopo essere stata ormai abbandonata dall’amato Teseo diventa la sposa del dio del vino; tra gli altri episodi affrescati spicca anche il momento in cui “Il dio Vulcano imprigiona con la sua rete invisibile la moglie Venere”, dea della bellezza, che lo tradisce con Marte, dio della guerra (sopra la parete di destra).  
 

A tutti coloro che amano la Storia dell’Arte, e che intraprendono questo percorso di studi, non può non far sorridere, a pensarci, che in fondo la passione narrata negli affreschi può accostarsi, in senso lato certamente, alla passione per l’Arte che guida lo studio di coloro che usufruiscono quotidianamente di questa biblioteca e dei suoi preziosi volumi: sempre di passione si tratta, che sia passione per l’Arte o passione d’amore! L’amore non muove forse tutto anche a detta di Virgilio?

Studenti di Storia dell'arte nella biblioteca DIRAAS UniGe di Balbi 4

Alzando lo sguardo al soffitto, ci si può concedere una breve pausa dallo studio dei volumi di Storia dell’Arte, e si può osservare al centro della volta l'affresco con il Carro di Amore che domina tutti gli episodi della galleria; a esso fa da contraltare la Lussuria dalle forme mostruose, raccapriccianti e contorte. Amore, noto anche come Cupido, nell’iconografia classica è un fanciullo alato, furbo e impudente che con i suoi dardi d’oro fa innamorare chiunque, anche contro la propria volontà, siano dei, siano esseri umani, nessuno può resistere alle frecce scoccate dall’Amore!

studentessa di storia dell'arte UniGe

Studiare Storia dell’Arte in UniGe

Gli splendidi e sontuosi palazzi di via Balbi, la “via degli studenti” che nacque tra 1601 e 1618, furono edificati tutti per volere della ricca famiglia di banchieri Balbi per esaltare l’importanza e la ricchezza della famiglia stessa in quel periodo.

La possibilità di seguire le lezioni e studiare in luoghi così suggestivi, ricchi di arte e di storia, è una peculiarità dell’Ateneo genovese dove la formazione universitaria storico-artistica, e umanistica in generale, è strettamente legata al contesto. I magnifici palazzi, oggi sede dell’Università di Genova, sono infatti annoverati tra le meraviglie del Patrimonio Unesco e in occasione dell’apertura dei Rolli genovesi sono protagonisti di visite organizzate condotte da esperti e studenti specializzati in Storia dell’Arte dell’Università stessa e da guide del territorio: un'occasione da non perdere!

L'Università di Genova vi aspetta coi suoi corsi, le sue lezioni e tutti i suoi tesori da scoprire... sui libri e dal vivo!

di Clara Boero