UniGe fa squadra contro Covid-19
Siamo nel pieno della gara di solidarietà che vede i concorrenti schierati tutti dalla stessa parte contro un avversario comune. La nostra squadra è composta dalle istituzioni e dal personale sanitario, in prima fila; a loro sostegno si schierano tutti, dalle grandi aziende ai singoli cittadini. La squadra da battere si chiama Covid-19.
In questa competizione i piccoli gesti fanno la differenza
Uno studente cinese, che vive in Italia e frequenta Architettura all’Università di Genova, si è attivato con un’organizzazione benefica in Cina e sta organizzando la spedizione in Italia di mascherine chirurgiche, respiratori FFP2 e FFP3, camici, guanti e protezioni oculari.
Un gruppo di ragazzi, ex studenti UniGe, dell’Accademia di Belle Arti e dell’Istituto Italiano di Tecnologia, già rientrati nel loro Paese, hanno deciso di fondare l’Associazione Alumni Cinesi di Genova: con una raccolta fondi hanno acquistato un ingente quantitativo di mascherine chirurgiche che già sono in viaggio verso l'Ateneo ligure. Un gesto (e citiamo le esatte parole di uno dei promotori di questa iniziativa) “per aiutare le persone bisognose”.
Un messaggio semplice e diretto: facciamo quel che possiamo per aiutare, per aiutarci
Anche all’interno dell'Università di Genova si compiono piccole e grandi azioni:
- la “donazione Sangiorgi” di circa 45.000 euro che il prof. Alessandro Rebora (Dipartimento di Ingegneria meccanica, energetica, gestionale e dei trasporti) ha generosamente deciso di trasferire a favore di una iniziativa di Ateneo finalizzata a contrastare il Covid-19. Tale importo deriva principalmente da residui di contratti commerciali già conclusi, di cui il prof. Rebora è titolare. Il docente ha espresso peraltro la volontà che la donazione non venga legata al suo nome ma a quello di Roberto Sangiorgi, ricercatore CNR deceduto per leucemia contratta a causa delle sue ricerche. In questa scelta si intravede quindi un chiaro riferimento ai rischi che il personale sanitario, universitario e ospedaliero, sta correndo in questi giorni per fronteggiare il Covid-19;
- una parte dei fondi del Master in Riabilitazione dei disordini muscoloscheletrici (Campus di Savona), per un totale di 30.000 euro, che il prof. Marco Testa ha deciso di donare a sostegno del finanziamento di una linea di ricerca sull’epidemiologia del contagio da Coronavirus;
- la volontaria donazione di una o due ore di stipendio da parte dei dipendenti dell’Università.
Donazioni spontanee possono essere effettuate tramite bonifico, sia dall'Italia sia dall'estero, usando le seguenti coordinate bancarie:
Banca Popolare di Sondrio (BPS) – via XXV aprile 7, 16123 Genova
Intestato a Università degli Studi di Genova – Dipartimento di Scienze della Salute
IBAN: IT55G0569601400000015014X72
BIC/SWIFT: POSOIT22XXX
L’Università di Genova è al lavoro e mette in campo tutte le sue risorse e competenze al servizio della comunità.
Ora più che mai #UniGenonsiferma